(2/2)
DANIELE Capitolo 8 e 9
Ma dall’anno 455 a. C. si adempie anche una seconda importantissima profezia che è quella delle settanta settimane di anni predetta al cap.9 ver.24. Ecco come si situano i tre periodi indicati a partire da quella data. Vi saranno sette settimane durante le quali la città e le sue mura saranno ricostruite, tempi di guai di 49 anni ca. (7x7) che corrisponde all’epoca difficile di Esdra e di Neemia. Poi 62 settimane fra questa epoca
e la manifestazione del Messia, seguita dalla sua morte. Ossia, per questi due periodi, 69 settimane, cioè 483 anni (69x7) che si susseguono senza interruzione. Si giunge così direttamente all’epoca del ministero di Gesù in quanto appare nella veste del Messia presentandosi a Giovanni il Battista, per essere da lui battezzato. A metà dell’ultima settimana il messia doveva essere messo a morte, infatti esattamente dopo tre anni e mezzo del suo ministero si compì la profezia di Daniele in quanto Gesù fu ucciso. Dopo ancora tre anni e mezzo si giunge al completo adempimento di Daniele 9:24-27, in quanto all’apostolo Pietro viene dato il comando di convertire il centurione Cornelio, primo gentile ad essere convertito al Cristianesimo, ed eravamo nell’anno 36 dopo Cristo. In questa occasione adempiendosi completamente termina la meravigliosa profezia delle settanta settimane di anni predetta dal profeta Daniele.
Anche in questo caso vorrei fornire al mio attento lettore motivo di riflessione e prova, che di questo scritto possiamo avere conforto da fonti esterne alle Sante Scritture, sulla veridicità di date ed avvenimenti. Con le missioni archeologiche iniziate nel XIX secolo, migliaia e migliaia di tavolette cuneiformi sono state ritrovate in Mesopotamia, molte delle quali riportano la data in cui furono scritte. Studiando le informazioni in esse contenute, è possibile risalire in quale anno è stato scritto il documento, sia con riferimento ad un determinato anno in cui regnava un certo sovrano, sia con riferimento alla configurazione di certi pianeti.
Conoscendo la configurazione astronomica esatta dei pianeti grazie alla scoperta della gravitazione universale e ai moderni calcolatori è possibile risalire con grande precisione all’anno esatto in cui essa si verificò , quindi molte tavolette consentono di risalire alla data del regno e contemporaneamente alla data secondo il nostro moderno metodo di computare gli anni. Un’opera che contiene i testi cronologici riportati nelle tavolette cuneiformi è quella di H. Hunger, Asstronomical Diaries and Related Texts from Babilonia, Vol. V, Akademie der Wissenscaften, Wien, 2001.
La tavoletta cuneiforme BM 34576 contiene la registrazione di varie eclissi lunari distanziate tra loro di diciotto anni. Questa periodicità non è casuale, si riferisce infatti al ciclo SAROS (ripetizione) delle eclissi secondo ogni 223 lunazioni, un periodo di tempo corrisponde a poco più di diciotto anni e undici giorni, si verifica una eclissi avente le stesse caratteristiche dell’eclissi di diciotto anni ( e undici giorni) prima, in quanto le posizioni reciproche del Sole, della Luna e dei nodi si ripetono in maniera pressoché identica. Questa proprietà era nota fin dall’antichità agli astronomi babilonesi, che non mancarono di registrare le osservazioni delle eclissi e dell’allineamento dei corpi celesti. La tavoletta BM 34576 riporta una lista di nomi di sovrani da Nabucodonosor in poi, con l’indicazione di un anno del regno; la trascrizione di questa tavoletta è riportata in Figura 1. Così nella linea 4 di BM 34576 è riportato ad esempio: si verificò una eclissi nell’anno 9 del regno di Dario 1°, da-ra-mus sulla tavoletta, mentre diciotto anni dopo, nell’anno 27 di Dario 1° si verificò una eclissi identica, con lo stesso allineamento di sole, luna e nodi. L’eclissi successiva del ciclo si verificò nel nono anno di Serse, diciotto anni dopo. Poiché la tavoletta registra in modo chiaro ben diciannove osservazioni che coprono un arco di tempo di trecentoventicinque anni dal 567/66 al 243/42 a.C., è possibile risalire al corrispondente ciclo di Saros attraverso simulatori astronomici, dai quali risulta che si verificarono eclissi identiche nel 513/512 a. C. ( e questo corrisponderebbe all’anno di Dario1°). Ecc… Pertanto è possibile stabilire l’esatta cronologia dei regni di Nabucodonosor fino all’epoca seleucide, correlandola al nostro metodo moderno di misurare il tempo ( calendario Giuliano). Particolarmente importante per i nostri fini è la conoscenza degli anni di regno di Artaserse 1° e2°.
BM34576 alla 1.7 registra una eclisse dell’anno 6 di Artaserse 1° àr-tak-sat-su nella tavoletta. Poiché questa eclissi di calcoli astronomici si verificò nel 459-458 a. C. ne segue che Artaserse 1° iniziò a regnare nel 465-464 a. C. e il ventesimo anno del suo regno coincide pertanto con il 445-444 a. C. La trascrizione di Strassmaier corresse alcune imprecisioni della prima trascrizione di Pinches, alcune delle quali riguardavano proprio il periodo di Artaserse 2° (cfr. nota 19) Secondo l’edizione di Strassmaier, oggi universalmente accettata , altre due eclissi del ciclo Saros si verificarono rispettivamente Nel diciottesimo (cfr. linea 11) e nel trentaseiesimo (cfr. linea 12) anno del regno di Artaserse 2°. Dal momento che sulla base dei calcoli astronomici queste eclissi sono rispettivamente Quelle del 387-386 a. C. e del 369-368 a. C., ne segue che Artaserse 2° iniziò a regnare nel 405-404 a. C.. Nel complesso la tavoletta Saros conferma esattamente la cronologia già’nota attraverso il canone di Tolomeo.
Il sito della N.A.S.A. contiene una sezione apposita dedicata alle eclissi solari e lunari. In esso vi sono riportate le date delle eclissi del passato, calcolate con i moderni strumenti informatici. Consultando la pagina relativa alle eclissi lunari ( Lunar Eclypse Catalog) scopriamo che la successione delle tavoletta BM 34576 appartiene al ciclo Saros 69.
Certo che per la persona che crede che la Parola di Dio sia ispirata, e contenga promesse e profezie che riguardano il futuro, queste informazioni possono essere anche superflue, ma ci tengo a scriverle per tutti coloro che hanno ancora bisogno di prove per accettare la Parola di Dio come tale.
E’ chiaro come dopo la conversione del primo Gentile, il centurione Cornelio, il favore di Dio sopra Israele cominciò a diminuire spostandosi gradualmente verso le nazioni pagane; questo consentì nell’anno 70 d.C. alla potenza mondiale romana di distruggere completamente Gerusalemme ed il suo tempio e portare nella diaspora tutti gli ebrei sopravvissuti a quella immane distruzione. In questo modo si adempie definitivamente il versetto 26 del capitolo 9
Capitolo 10 e 11 di Daniele...
|