R E S O C O N T O D I S C U S S I O N E |
gattosilvestro67 |
Inserito il - 03 January 2017 : 20:32:23 Pastor C. T. Russell Nato il 16 febbraio 1852, mutato il martedì 31 ottobre 1916
Quello che il Pastore Russell
insegnò
Su i patti il mediatore il riscatto l’offerta per il peccato l’espiazione
Si raccomanda una attenzione speciale all’indice alla fine del libro HA VALORE INESTIMABILE Studiatelo, esaminatene le voci di interesse particolare Quindi guardatene le spiegazioni
Quest’opera è dedicata Al Re dei re e Signore dei signori Nell’interesse dei Suoi santi consacrati che attendono l’adozione
“E di manifestare a tutti la partecipazione del mistero che dalle più antiche età è stato nascosto in Dio, il quale ha creato tutte le cose per mezzo di Gesù Cristo”.
“Che egli ha fatto abbondare verso di noi con ogni sapienza e intelligenza, facendoci conoscere il mistero della sua volontà secondo il suo beneplacito, che egli aveva determinato in se stesso, per raccogliere nella dispensazione del compimento dei tempi sotto un sol capo, in Cristo, tutte le cose, tanto quelle che sono nei cieli come quelle che sono sulla terra.” Efesini 3:9; 1: 8-10.
PREFAZIONE
La grande importanza di una specifica conoscenza dei patti, del riscatto, del mediatore, dell’offerta per il peccato e per l’espiazione e la grande mancanza di un chiaro intendimento di queste dottrine tra gli studenti biblici in generale.
Questo volume è derivato dal forte impatto sulla mia mente di questo soggetto e dal desiderio di assistere gli altri.
Per molti anni sono stato consapevole che la “chiave” di un chiaro intendimento di tutta l’armonia della rivelazione divina risiede in una comprensione del “Mistero”, “Cristo in voi la speranza della gloria”: che il Corpo di Cristo condivide con Lui la grande Offerta per il Peccato del mondo.
Trovando che questa è stata la base per tutti gli scritti del Pastore Russell dal 1880 e credendo che egli sia stato usato dal Signore nella maniera più meravigliosa per far conoscere questa verità a tutti i ricercatori di verità, ho scorso molti dei suoi scritti su questi argomenti e mi sono sforzato di classificarli sotto i loro soggetti corrispondenti; ho preparato anche speciali sottotitoli del pensiero centrale in ciascun paragrafo; questi ho raccolti, a loro volta,in un indice degli argomenti, ciascuno suddiviso da uno a cinque soggetti.
Così con queste migliaia di riferimenti, ciascuno è posto in grado di trovare un commento su praticamente ogni domanda che può essere sollevata in relazione a queste dottrine fondamentali.
Questo volume è quindi portato avanti con la preghiera che tutti coloro che lo studieranno possano ricevere una benedizione tanto ricca quanto l’ho ricevuta io nel compilarlo. Vostro al Suo servizio, L. W. Jones, M. D., Michigan Avenue, 3642 Chicago, Ill., U. S. A.
CONTINUA. ... |
5 U L T I M E R I S P O S T E (Le più nuove sono all' inizio) |
gattosilvestro67 |
Inserito il - 05 November 2017 : 20:06:51 Tutto il popolo si volgerà presto a Gesù
In quel momento, che noi crediamo sia ora, cioè nel prossimo futuro, il Padre farà volgere tutto il popolo verso il Figlio, essendo i loro peccati completamente perdonati, per quanto concerne la trasgressione originale.
Immediatamente, il Regno del Messia, insediato nel potere e con grande gloria, comincerà a trattare con il mondo per il suo riscatto dal peccato e dalla morte per il finale innalzamento all’umana perfezione di tutti coloro che sono ben disposti ed obbedienti verso i regolamenti del Regno.
La punizione per i peccati contro la luce
Nel frattempo ci saranno altri peccati del mondo non inclusi nella trasgressione adamica. Le Offerte per il peccato saranno solo per il peccato adamico e per tutte le varie debolezze e imperfezioni che scaturiscono da quel peccato originale. Gli altri peccati saranno tali in quanto non saranno attribuibili alla debolezza umana, ma in quanto rappresentano un peccato maggiore o minore contro la conoscenza, contro la luce.
Il peccato completamente volontario contro la piena luce porterà sul peccatore la Seconda Morte. Ma solo pochi hanno avuto piena luce, piena conoscenza, completa opportunità e, quindi, in realtà assai pochi avranno peccato in modo tale da meritare la morte.
La luce, la conoscenza e la responsabilità vanno mano nella mano.
Comunque, fin dove è giunta la luce del Vangelo, lì è pervenuta una certa misura di conoscenza ed è maturata una certa misura di responsabilità; e Dio intima che tiene un rendiconto preciso di tutto. Ogni peccato deve ricevere la risposta di una giusta ricompensa. La penale per il peccato di Adamo è caduta, in senso generale, sopra l’intera razza umana per seimila anni; ma deve essere pagata penale per gli altri peccati di cui stiamo parlando, peccati più o meno volontari, più o meno contro la luce e la conoscenza e che non sono stati precedentemente espiati, ma che si sono accumulati dalla Pentecoste.
I conti del mondo devono essere fatti quadrare prima della nuova dispensazione.
Prima che la Nuova Dispensazione possa essere giustamente introdotta con tutte le sue benedizioni, i conti del mondo devono essere fatti quadrare. Sarà la resa di questi conti contro il mondo che porterà il grande tempo di Tribolazione quale mai c’è stato da che ci fu nazione: il Tempo di Tribolazione che noi crediamo sia iniziato con la presente guerra e che progredirà fino a quando la grande catastrofe dell’anarchia lo completerà nel prossimo futuro. Essendo fatti quadrare i conti della Giustizia in quel grande Tempo di Tribolazione, le benedizioni del Regno del Messia avranno subito inizio.
Il valore delle sofferenze del Capro Espiatorio.
Comunque, Dio è un contabile molto accurato. Quanto è certo che faccia pesare contro il mondo ogni disobbedienza volontaria e, specialmente, ogni persecuzione della Sua Chiesa, altrettanto è disposto a dare al mondo qualunque credito sia possibile concedergli. Questo, crediamo, è dichiarato nella rappresentazione che ci è fornita da un’azione che seguiva l’Offerta per i peccato, precisamente il confessare sulla testa del capro espiatorio certe trasgressioni del popolo per poi mandare via il capro stesso nel deserto.
Le tribolazioni poste sul capro espiatorio per la distruzione della carne.
Comprendendo che questo capro espiatorio rappresenta alcuni del consacrato popolo di Dio che hanno mancato di vivere all’altezza dei loro privilegi, sappiamo che questo significa che questi affronteranno un tempo di grande tribolazione come rappresentato in Rivelazione 7:14. Lì sono rappresentati come venienti dalla grande tribolazione, lavando i loro abiti e rendendoli bianchi nel sangue dell’Agnello. Queste tribolazioni che vengono sulla classe della Grande Compagnia, la classe dei Leviti, non sono tribolazioni per peccati volontari, ma tribolazioni per la distruzione della carne, in armonia con il Patto posto in vigore su questa classe, un Patto di Sacrificio al quale hanno mancato di attenersi. Quindi, comprendiamo che le sofferenze di questa classe della Grande Compagnia vanno a credito del mondo per far quadrare il conto dei suoi peccati contro la luce e specialmente contro il popolo di Dio. Il Tempo di Tribolazione sarà soprattutto contro gli ipocriti, ma la classe della Grande Compagnia avrà la propria porzione con loro e condividerà una parte della punizione attribuita al mondo.
Carattere dei peccati di cui il mondo è responsabile.
Per poter notare con chiarezza il carattere dei peccati di cui il mondo è tenuto responsabile rammemoriamoci della dichiarazione di Rivelazione 6:9-11: “Io vidi sotto l’altare le anime di coloro che erano stati uccisi a motivo della parola di Dio e a motivo della testimonianza che avevano resa; e gridarono a gran voce dicendo: ‘Fino a quando aspetti, o Signore, che sei il Santo e il Verace, a fare giustizia del nostro sangue sopra coloro che abitano sulla terra?’ E a ciascuno di essi fu data una veste bianca e fu loro detto che si riposassero ancora un po’ di tempo” finché fosse completata la persecuzione contro i loro fratelli.
Requisiti divini alla fine delle Età giudaica e del Vangelo.
Così, alla fine dell’Età del Vangelo ci viene presentato lo stesso concetto sui requisiti divini che Gesù specificò con riferimento al termine dell’Età dei Giudei. Egli disse che tutto il sangue giusto sparso sulla terra, dal tempo di Abele in poi, sarebbe stato richiesto a quella generazione, per far quadrare i conti (Matteo 23:34-36). Nel grande tempo di tribolazione con cui ebbe termine l’Età giudaica, ci fu la quadratura dei conti fino a quel momento. In modo simile ci aspettiamo che tutti i conti residui del mondo saranno fatti quadrare al culmine di quel grande Tempo di Tribolazione, che è proprio davanti a noi.
L’inaugurazione del Nuovo Patto.
L’apostolo, ponendo in contrasto l’Offerta per il peccato tipica e quella anti-tipica, dichiara che Gesù adempie le benedizioni non mediante il sangue di tori e di capri, ma mediante il suo stesso sangue (Ebrei 9:11-15). E, ancora, i sacrifici del Sommo Sacerdote anti-tipico sono definiti come “sacrifici migliori”, con l’impiego del plurale. Questo ci riporta all’istituzione delle disposizioni del Patto giudaico, laddove Mosè prese il sangue di tori e di capri e inaugurò la Legge del Patto, aspergendo con il sangue prima le Tavole della Legge e poi il popolo. – Esodo 24:3-8.
Per poter aspergere molte persone, a Mosè furono necessari molti animali.
Sorge ora la domanda: Perché Mosè usò il sangue di tori (plurale) e di capri (plurale), laddove nel tipo di Levitico 16 fu usato il sangue di un solo toro e di un solo capro? Noi replichiamo che non c’era, in realtà, che un toro anti-tipico, l’uomo Cristo Gesù che morì per noi, e che non c’è, in realtà, che un solo Capro anti-tipico, la sola chiesa che è accettata dal Signore quale Suo corpo e che è associata ed è parte del Suo sacrificio. Ma all’inaugurazione del Patto della Legge, era necessario più di un animale di ciascun genere a causa delle moltitudini del popolo d’Israele che dovevano essere asperse con il sangue. Il sangue di un toro e di un capro non sarebbe stato sufficiente; da qui la citazione di tori e capri, al plurale, e, tuttavia, manca la definizione precisa di quanti fossero; poiché fu in realtà quel solo toro e quel solo capro che furono moltiplicati tante volte quante fu necessario per provvedere sangue sufficiente per l’aspersione di tutto il popolo.
CONTINUA. ...
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gattosilvestro67 |
Inserito il - 23 June 2017 : 20:34:02 L’aspetto economico del Piano di Dio
Qui possiamo vedere un meraviglioso aspetto economico connesso con il Piano Divino. Dio non avrebbe permesso che più di un membro della razza umana fosse giudicato e condannato a morte; poiché il suo proposito fin dall’inizio fu che il sacrificio di una vita dovesse redimere l’intera razza umana. Mediante un uomo venne l’intero problema; mediante un altro Uomo l’intero danno sarà rettificato. Questo l’apostolo indica dicendo: “Infatti, siccome per mezzo di un uomo è venuta la morte, così anche per mezzo di un uomo è venuta la risurrezione dei morti, perché, come tutti muoiono in Adamo, così tutti saranno vivificati in Cristo, ma ciascuno nel proprio ordine”. 1 Corinzi 15:21-23.
Il valore della vita di Gesù incluse tutta la posterità di Adamo. Così vediamo che il valore della morte di Gesù, non fu semplicemente per Adamo, ma incluse tutta la sua posterità. Vediamo anche, quanto fu necessario che Gesù fosse “santo, senza difetto, appartato e separato dai peccatori”; altrimenti, come la parte restante della razza, sarebbe caduto sotto la morte della sentenza divina. Poiché tutta la razza adamica era implicata nel peccato e nella sua penalità, fu necessario trovare un individuo estraneo perché fosse il Redentore del mondo; e tale estraneo, se angelo, cherubino o il grande Michele stesso, il Logos, dovette cambiare la natura spirituale per quella umana al fine di essere un prezzo corrispondente, un Riscatto per il primo uomo.
Perché il Logos lasciò il trono della gloria
Non fu un Dio a peccare; quindi la morte di un Dio non poteva redimere. Non fu un cherubino che peccò; quindi la morte di un cherubino non poteva redimere. Fu u uomo che peccò e il riscatto per lui doveva essere fornito dalla morte di un uomo. Fu per questo motivo che il grande Logos, nell’adempiere il Piano Divino per la redenzione umana, lasciò la gloria che aveva presso il Padre prima che il mondo fosse, umiliò se stesso e divenne un uomo, fu “fatto per un po’ di tempo inferiore agli angeli, affinché per la grazia di Dio gustasse la morte per tutti, coronato di gloria e d’onore [la perfezione della natura umana]”. – Ebrei 2:9.
Il prezzo e l’opera del Riscatto
Se abbiamo stabilito con chiarezza quello che è un riscatto, e che Gesù fu l’Unico adatto per essere un Riscatto per il padre Adamo, il punto successivo è dimostrare dalla Bibbia che diede se stesso come Riscatto. Abbiamo la parola di Gesù stesso sull’argomento (Matteo 20:28) ed anche la testimonianza di San Paolo: “Cristo Gesù uomo, il quale ha dato se stesso come prezzo di riscatto per tutti, secondo la testimonianza resa nei tempi stabiliti” ( 1 Timoteo 2:5, 6). Questo prova che la morte di Gesù sul Calvario conferì il prezzo sufficiente al riscatto di Adamo e di tutta la sua razza.
Il prezzo del Riscatto in contrasto l’Opera del Riscatto Ma l’opera di riscattare Adamo e la sua razza è molto di più che non il provvedere semplicemente il prezzo del Riscatto. Il pensiero connesso con l’opera del Riscatto va oltre il semplice dare un prezzo appropriato. Include il ricupero di Adamo e della sua razza dal potere del peccato e della morte. In modo evidente, quest’opera non è stata ancora adempiuta; in realtà, è appena cominciata. La sola disposizione del Riscatto fino ad oggi applicata, è stata, nel merito, la sua imputazione a favore della Chiesa e questo solo mediante la fede. La Chiesa non è ancora glorificata nell’insieme, né è ancora liberata completamente dal potere del peccato e della morte. In modo evidente, quindi, sarà necessario l’intero regno del Messia di mille anni per riscattare, sciogliere, porre in libertà, dal potere del peccato e della morte, Adamo e tutti i suoi figli. Di conseguenza, l’opera del Riscatto, che ebbe inizio più di diciotto secoli fa, deve ancora essere completata.
Il prezzo del Riscatto nelle mani della Giustizia per diciannove secoli
Non ci sono difficoltà con il prezzo del Riscatto; giacché tale prezzo è stato nelle mani della Giustizia per quasi diciannove secoli. Ma non ha ricevuto applicazione quanto al mondo ed è stato solo imputato alla Chiesa che è stata chiamata fuori dal mondo durante questa Età del Vangelo. Il pieno completamento dell’opera di Riscatto includerà ciò di cui parla la Bibbia, dicendo: “Io li riscatterò dal potere dello Sceol” (Osea 13:14, [corsivo aggiunto]). Né l’opera del Riscatto sarà pienamente realizzata quando l’ultimo membro della razza umana sarà liberato dal potere della tomba; poiché ci sarà ancora una grande opera di resurrezione che dovrà essere compiuta: l’essere strappati dall’imperfezione mentale, morale e fisica, per giungere alla piena immagine e somiglianza di Dio, persa mediante la disobbedienza di Adamo e redenta dal sangue prezioso sul Calvario.
L’offerta per il peccato è cosa diversa
Con in mente il pensiero del Riscatto, ora investighiamo il soggetto dell’Offerta per il peccato, ricordando di tenere i due soggetti separati e distinti. “L’offerta per il peccato mostra la maniera in cui il prezzo del Riscatto è applicabile, o diviene effettivo, per la cancellazione dei peccati del mondo intero” (Z ’09, 309). L’Offerta per il peccato non richiede un tempo tanto lungo per il suo adempimento quanto il Riscatto. Abbiamo già visto che l’opera di Riscatto ha fatto progresso per diciannove secoli e farà progresso per quasi dieci secoli nel futuro, per un totale di ventinove secoli. Ma l’Offerta per il peccato sarà completata prima che inizi il glorioso Regno di Cristo, con la Sua Chiesa, allora, nella gloria con Lui.
Il prezzo del Riscatto e il sacrificio d’Espiazione, differenti rappresentazioni della stessa cosa
L’Offerta per il peccato del Giorno d’Espiazione d’Israele ci mostra lo stesso sacrificio di Gesù che costituisce il prezzo del Riscatto, ma ci presenta un quadro differente; perché ci mostra come Dio assume il merito di Cristo a favore dei peccati umani. Questo argomento fu rappresentato in quell’aspetto della Legge che provvide il Giorno d’Espiazione. Le offerte per il peccato ne erano l’aspetto principale. C’erano due aspetti. Primo era l’offerta del toro per il peccato, che era fornito dal sacerdote stesso, il cui sangue fu reso applicabile alla famiglia e alla tribù dello stesso sacerdote. Vediamo che questo rappresentò la morte di Gesù e la primaria imputazione del Suo merito alla Chiesa dei Primogeniti.
La Chiesa di coloro che compiono sacrifici volontari
Questa Chiesa si compone in due classi. La prima è la classe sacerdotale che, come il Sommo Sacerdote, sono specialmente devoti a Dio e al Suo servizio e che “presentano i [loro] corpi, il che è il [loro] ragionevole servizio, quale sacrificio vivente, santo e accettevole a Dio” (Romani 12:1). Nel tipo essa era rappresentata sia dai figli di Aaronne che dalla persona di Aaronne, il loro capo. Così l’apostolo parla di Cristo come del Capo della Chiesa, che è il Suo Corpo, e noi siamo “il corpo di Cristo e sue membra, ciascuno per parte sua” . 1 Corinzi 12:27.
La grande compagnia di coloro che compiono sacrifici contro voglia
La seconda è l’altra classe della Chiesa costituita da persone che, sebbene eseguano lo stesso Patto del Sacrificio, mancano di procedere in modo obbediente a porre le loro vite al servizio del Signore. Non tornano indietro al peccato e alla morte, ma neppure raggiungono il livello del sacrificio; perciò essi costituiscono una classe secondaria, quali servitori della prima classe. Questi furono tipificati dai leviti che erano i servitori dei sacerdoti. Questi non saranno sul trono con i sacerdoti che officiano i sacrifici, il sacerdozio regale, ma devono servire Dio nel Suo tempio. Essi non avranno corone di gloria, ma sono loro garantite alla fine le palme della vittoria. E tutti quelli che non saranno trovati meritevoli di trovar posto in una di queste classi moriranno della seconda morte.
Speciale imputazione del merito di Cristo
In questo quadro il Signore ci mostra una speciale imputazione del merito di Gesù solo per i peccati del Suo popolo consacrato, i cui componenti, giustificati per mezzo dei meriti di Gesù, sono così qualificati a condividere con Lui le Sue gloriose funzioni sacerdotali.
L’Offerta per il peccato secondaria
L’Offerta per il peccato secondaria del Giorno tipico d’Espiazione fu chiamata il capro per il Signore. Non fu provveduto dal Sommo Sacerdote tipico, come per il toro, ma fu presentato dal popolo. In realtà, nella stessa occasione, erano portati due capri per rappresentare le due classi della Chiesa. La classe che officia i sacrifici, o classe sacerdotale, era rappresentata dal capro per il Signore. La parte meno zelante della Chiesa, i Leviti anti-tipici, era rappresentata dal secondo capro, il capro espiatorio. Fu la classe del capro per il Signore, i sotto-sacerdoti, che costituirono l’Offerta per il peccato secondaria.
La Chiesa segue Gesù in modo sacrificale
Il racconto dice che il capro per il Signore fu sacrificato e che fu trattato sotto ogni aspetto precisamente allo stesso modo del toro, che lo aveva preceduto. Così il tipo ci dice che la Chiesa deve camminare sulle orme del suo Signore, in modo sacrificale, fino alla morte. Dovremmo ricordare che il sangue del toro non fu applicato per i peccati del popolo, ma solo per i peccati della famiglia e della tribù del Sommo Sacerdote, rappresentazione tipica della Chiesa. Dovremmo anche notare che quest’Offerta secondaria per il peccato, il capro per il Signore, non fu offerta per le stesse persone, poiché esse non avevano necessità di ulteriore offerta. Lo fu, da parte del Sommo Sacerdote, quale parte secondaria della sua stessa offerta originaria e i suoi meriti furono applicabili a tutto il popolo, per fare espiazione per tutti.
Il tipo e l’anti-tipo concordano per quanto attiene alla comparizione di Gesù per la Chiesa
Nell’anti-tipo dell’Offerta per il peccato il sommo Sacerdote, Gesù, completò il Suo sacrificio personale al Calvario. Quaranta giorni dopo, Egli ascese in alto e comparì davanti al Trono di Misericordia e presentò il valore del Suo sacrificio, non per il mondo, ma per la Chiesa. Come scrive l’apostolo entrò : “… nel cielo stesso per comparire ora davanti alla presenza di Dio per noi”, per la Chiesa, non per il mondo (Ebrei 9:24). Questo è in piena armonia con ciò che abbiamo appena visto nel tipo.
Gesù presenta il proprio sangue rappresentato da quello del capro Dalla Pentecoste in poi il Signore è venuto accettando le persone consacrate rappresentate dai due capri; e quelli zelanti a sufficienza li ha accettati quali Suoi membri e li ha offerti come parte del Suo proprio sacrificio. Presto avrà finito quest’opera, quando l’ultimo membro del Suo Corpo sarà trovato fedele fino alla morte. Il prossimo passo nell’anti-tipo sarà allora, per il Sommo Sacerdote, presentare di nuovo al Trono di Misericordia il sangue del Capro del Signore anti-tipico come il Suo proprio sangue, cioè, il sacrificio della Sua Chiesa quale parte del Suo proprio sacrificio. Questo Egli applica al peccato di tutto il popolo, il peccato originale di tutto il popolo.
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gattosilvestro67 |
Inserito il - 02 June 2017 : 07:46:59 La giustificazione mediante la fede nel Sangue contro la filosofia della conoscenza dei patti Noi siamo stati giustificati per fede nel sangue prezioso, e non per la nostra conoscenza o ignoranza dei Patti. E questo è in armonia con la dichiarazione dell’apostolo che siamo giustificati con liberalità mediante il suo sangue e abbiamo la remissione dei nostri peccati. Né la vostra e la mia giustificazione dipende dal nostro intendimento della filosofia del Riscatto e dell’Espiazione basata su di esso. Noi siamo stati giustificati per la nostra fede prima che comprendessimo tale filosofia e la nostra giustificazione ancora risiede sulla nostra fede e non su tale filosofia. Ma la nostra fede è stata resa più chiara, più sostanziosa dalla filosofia. Ponetevi questa domanda: “Dove ho ricevuto la filosofia del Riscatto e dell’Espiazione, nella quale ora mi rallegro?” E gli oppositori dove hanno ottenuto la loro conoscenza del Riscatto e dell’espiazione? Tutto è venuto da Dio ed è giunto in questo tempo della raccolta, poiché è il tempo debito di Dio per renderlo noto.
Le pubblicazioni della Torre di Guardia contengono la vera filosofia dell’Espiazione per Riscatto Se ci sono altre pubblicazioni sulla faccia della terra che presentano la vera filosofia del Riscatto e dell’Espiazione, al di fuori di quelle pubblicate dalla SOCIETA’ TORRE DI GUARDIA DI BIBBIE E TRATTATI, noi non ne siamo a conoscenza e saremmo lieti di esserne informati. Se ci sono altre pubblicazioni sulla terra che hanno così chiaramente, con persistenza e logica esposto il valore del prezioso sangue e della filosofia della redenzione, ne saremmo lieti e saremmo compiaciuti di esserne edotti e di fare conoscenza dei loro autori.
Il Riscatto e l’Offerta per il peccato Z 1916 – 87
Gli ultimi punti di vista del Pastore Russell a confronto con quelli del passato Nonostante tutto quello che abbiamo scritto sui soggetti del Riscatto e dell’Offerta per il peccato negli STUDI SULLE SCRITTURE, nella TORRE DI GUARDIA e nelle OMBRE DEL TABERNACOLO, sarà evidente che alcuni dei nostri cari lettori non hanno ancora chiari questi argomenti. Alcuni perfino confondono se stessi ed altri insinuando che il fratello Russell ha cambiato i suoi punti di vista o che gli STUDI SULLE SCRITTURE contraddicono la TORRE DI GUARDIA. Questi sono errori dannosi. Dovesse cambiare il nostro punto di vista dichiareremmo tale cambiamento in termini privi di incertezza. Quindi compiamo uno sforzo rinnovato per rendere chiaro quella che crediamo sia la giusta interpretazione di questi soggetti.
Il prezzo di Riscatto, la cosa preziosa “Il prezzo del Riscatto si riferisce al valore della cosa in sé; in modo specifico, il sangue della morte di Cristo: un prezzo di riscatto sufficiente per il pagamento della penalità di un membro della famiglia umana o di tutti, a seconda di come viene applicato.” – Z ’09, p. 309.
Il Riscatto relativo alla guarigione e alla redenzione dell’uomo L’opera del Riscatto si riferisce all’argomento della guarigione dell’uomo dal peccato e dalla morte come acquisto: una Redenzione. La base di questo pensiero è la legge divina “occhio per occhio, dente per dente, vita per vita” (Deuteronomio 19:21). Adamo e la sua intera razza di miliardi di persone sono in una terribile angoscia a causa del peccato e della sua penalità. Dio ha provveduto una guarigione mediante un processo di riscatto, acquistandoli di nuovo dalla loro condizione decaduta.
La redenzione dell’umanità non esige una vita per ogni vita. Il nostro primo pensiero naturalmente sarebbe che per redimere o riacquistare il diritto dell’umanità alla vita sarebbe necessario che ciascun membro della razza adamica dovrebbe essere acquistato con la vita di un’altra persona, santa, senza difetti, senza condanna. Ma guardando profondamente nel piano di Dio scopriamo che un solo uomo fu giudicato di fronte alla Corte Divina, precisamente il padre Adamo; che soltanto Adamo fu condannato a morte e che tutti i suoi figli vanno a morte non a motivo di un loro giudizio e di una condanna a morte individuale, ma semplicemente perché Adamo avendo fallito di mantenere il suo stato di perfezione, fu incapace di dare ai suoi figli più vita o diritti di quanto lui stesso possedesse. E così è stato durante l’intero periodo di seimila anni dal tempo della sentenza del padre Adamo fino ad ora.
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gattosilvestro67 |
Inserito il - 20 April 2017 : 08:51:41 “La lezione per tutti è ‘Umiliatevi sotto la potente mano di Dio affinché egli possa esaltarvi a tempo debito.’ Facciamo in modo di non essere testardi, esaltati e saggi secondo il mondo, ma umili, pronti a imparare e pieni di fede nelle promesse divine, che saranno adempiute e raggiungeranno il culmine rapidamente. “Sinceramente, vostro servitore nel Signore, “C. T. Russell.”
Ammonizione del Pastore Russell Z 1909 – 41
Mentre ci rallegriamo grandemente nell’ulteriore chiarimento del soggetto dei Patti, come esposti, abbiamo, nondimeno, il doloroso pensiero che possa significare che la luce passerà oltre coloro che ora camminano nella luce e che alcuni dei nostri cari saranno lasciati in qualche misura di tenebre, che si intensificheranno giorno per giorno, mentre essi, o si volgono altrove o tornano indietro, oppure mancano di procedere, di “camminare nella luce”. Tuttavia, cosa possiamo fare?
Non osiamo fermarci.
Dobbiamo andare avanti, ovunque ci guidi il Capitano della nostra salvezza. Per quanto possiamo amare quelli che si fermano, o quelli che si tirano da parte, per quanto ci riguarda dobbiamo dire: “Ovunque mi conduca, lo seguirò”. Questo non significa che ognuno dei seguaci del Signore comprenderà l’argomento dei Patti immediatamente, con la stessa chiarezza e completamente come noi, e come abbiamo cercato di esprimerlo.
In realtà alcuni non vedranno mai le grandi verità con la stessa chiarezza di altri e tuttavia proseguono, con il loro cuore che reagisce più rapidamente di quanto possano le loro facoltà di ragionare; né questo significa che sottoponiamo ad esame il gregge. Il Signore ci ha posto davanti queste prove, per tutto questo tempo di raccolta e guidandoci di conoscenza in conoscenza e di grazia in grazia, mentre seguivamo la sua guida.
Accusati di negare il riscatto
Sentiamo già di circolari che vengono mandate in giro che ammoniscono i fratelli che il fratello Russell sta lavorando per portare la Chiesa lontana dal Riscatto, lontana dal prezioso sangue di Cristo. Il fatto è che quando diciamo che il Nuovo Patto non è ancora operativo, ma ci deve essere un Nuovo Patto (Legge) tra Dio e la nazione giudaica, che sarà suggellato alla fine di questa età ed andrà ad effetto attraverso il Millennio, per benedire Israele e, mediante Israele, tutte le nazioni, questo, ci viene detto, significa negare il Riscatto, negare il ‘sangue di Cristo.
Che sciocchezza: riconosceremo,in merito, anche ai bambini in Cristo una maggiore conoscenza e migliore logica di questa. Sicuramente un velo o una foschia di qualche genere sta calando sopra “gli occhi dell’intendimento” di quel caro fratello che presenta questa asserzione illogica. È un fatto che Cristo sia morto per i nostri peccati, conforme alle Scritture, e che risorse dai morti il terzo giorno e che apparve alla presenza di Dio per noi.
Questi fatti restano, indipendentemente da come si accordino con un Patto o con un altro o con nessun Patto. Tu ed io, caro lettore, abbiamo creduto nella morte di Cristo quale nostro prezzo di redenzione prima che avessimo qualsivoglia conoscenza dei Patti.
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gattosilvestro67 |
Inserito il - 12 February 2017 : 21:42:38 INTRODUZIONE
“Quello che il Pastore Russell insegnò” Su i patti, il mediatore, il riscatto, l’offerta per il peccato e l’espiazione
Un libro che ben si affianca a “Quello che il Pastore Russell disse”, la sua risposta a centinaia di domande.
Il Pastore Russell dichiarò che L’esser membri del Corpo di Cristo
È la sola chiave per tutta la meravigliosa armonia della Parola divina, la base di Tutte le sue esposizioni alla Chiesa dal 1880
EGLI DISSE: “Fu verso il 1880 che il Signore richiamò la nostra attenzione ad altri aspetti del suo piano in precedenza a noi sconosciuto e, per quanto ne siamo consapevoli, sconosciuto anche agli altri dai giorni degli apostoli.
“Ci rendemmo conto che questa ulteriore luce era la luce della Raccolta per la maturazione del grano e non fu in alcun modo evidenza di una maggiore saggezza o capacità da parte nostra nell’interpretazione della Bibbia. Era giunto il momento debito e con esso lo svelamento. Il Maestro che ci stava già servendo trasse fuori dal deposito ‘cose nuove e cose vecchie’, RIGUARDO AI PATTI E AI SACRIFICI DI ESPIAZIONE. Eravamo stupefatti dalla lunghezza, dal respiro, dall’altezza e dalla profondità del Piano Divino e lo rendemmo disponibile in un opuscolo dal titolo Ombre del tabernacolo di sacrifici migliori.
“Fu mediante le benedizioni di quest’ombra del Tabernacolo che il nostro Signore ci mostrò come e perché la Chiesa di questa Età del Vangelo è stata chiamata a gloria celeste, mentre il proposito divino relativo al genere umano in generale è la restaurazione all’umana perfezione con vita eterna per tutte le persone volenterose e ubbidienti, che sarà concessa ai fedeli alla fine dell’Età Milleniale, quando avranno raggiunto la perfezione umana e il ‘paradiso restaurato’ sarà stato esteso all’intera terra.
“Comprendemmo quindi per la prima volta il significato delle parole dell’apostolo riferite al ‘MISTERO NASCOSTO’ e, precisamente, a quella riservata intima relazione tra Cristo e i suoi fedeli seguaci, più che vincitori. Fu allora che comprendemmo le parole dell’apostolo, che Dio ha dato Cristo ‘per capo sopra ogni cosa alla Chiesa, che è il suo corpo’ e che noi siamo ‘il corpo di Cristo e sue membra, ciascuno per parte sua’. ‘Questo mistero è grande; ma io parlo in relazione a Cristo e alla Chiesa.’
Oh, sì, questo è veramente un mistero nascosto, che la Chiesa è completamente separata dal mondo e che ad essa viene offerto un gran premio di gloria, onore e immortalità: la natura divina. Ma giungemmo anche a vedere che questo premio fu offerto su certe condizioni di sacrificio, non solo a condizione della fede, sebbene la fede sia alla base di ogni nostra speranza. “Giungemmo a capire perché la via durante l’Età del Vangelo dovesse esser resa così ‘stretta’, così difficile, mentre il Signore promise di rendere la via per la vita eterna un’ampia ‘strada maestra’ durante l’età milleniale.
Ora sappiamo che cosa intendeva dire Paolo con le parole: ‘Usciamo dunque fuori del campo e andiamo a lui portando il suo vituperio’ (Ebrei 13:13). Percepimmo da questo testo che egli si riferiva ai sacrifici del Giorno d’Espiazione, nel quale i corpi di quegli animali il cui sangue adempì l’espiazione del peccato furono bruciati fuori del campo. Il tipo mostra che il primo di quei sacrifici era il toro e il secondo il montone del Signore (Levitico 16); che il sacerdote prima uccideva il toro, che lui stesso aveva provveduto, e, dopo ciò, uccideva il montone fornito dalla Congregazione dei figli d’Israele. Vediamo con sufficiente chiarezza che il toro rappresentò il sacrificio del nostro Signore e che il solo altro sacrificio bruciato fuori dal campo fu il montone e che l’apostolo si deve essere riferito a noi, la Chiesa, i membri del Corpo di Cristo. “QUESTA È STATA LA BASE DELLE NOSTRE ESPOSIZIONI DAL 1880.
LA CONSIDERIAMO LA SOLA CHIAVE PER TUTTE LE MERAVIGLIOSE ARMONIE DELLA PAROLA DIVINA, quali ora noi le possediamo per il favore del Signore. Non abbiamo alcun dubbio che il nostro grande Avversario gradirebbe toglierci questa preziosa chiave per il Piano Divino, che sola spiega il ‘mistero’ dell’Età del Vangelo, che è la Chiesa e la sua speciale chiamata PER I PRIVILEGI DI SACRIFICIO ATTUALI E I PRIVILEGI DELLA GLORIA FRA BREVE.
“Dovremmo essere molto grati per il grande privilegio che ci è stato accordato di partecipare al suo "Calice",di essere ‘battezzati nella sua morte’. L’apostolo Paolo dichiara nel terzo capitolo di Filippesi: ‘ho perso tutte queste cose e le ritengo come tanta spazzatura per guadagnare Cristo, …[per avere] la comunione delle sue sofferenze, essendo reso conforme alla sua morte” condividendo il calice della sua sofferenza, così dovremmo anche noi.
Paolo considerò ogni altro interesse e considerazione come senza valore con questo grande privilegio dell’Età del Vangelo che ci viene accordato. “Ora, se dovessimo mai perdere di vista questo meraviglioso privilegio, se mai dovessimo pervenire al punto in cui manchiamo di apprezzare il fatto che siamo stati invitati a condividere il ‘Calice’ del Signore, siamo stati invitati a partecipare con lui al suo sangue del Nuovo Patto, questo sangue che deve ratificare, suggellare il Nuovo Patto, sarebbe nonostante tutti questi privilegi e favori che ci sono stati dati in modo speciale, ma mai concessi a qualsiasi altro popolo del mondo e mai saranno offerti di nuovo, un grande privilegio mai offerto agli angeli, ma offerto solo al Signore Gesù Cristo stesso e a coloro che avranno il suo spirito durante questa età.
CONTINUA. ...
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