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gattosilvestro67
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Lasciato il - 10 November 2016 : 20:17:28
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Messaggio del Servo Fedele e Prudente Charles Taze Russell indirizzato ai Giudei
C.T.Russell
Il Sionismo nella Profezia
Discorso del Pastore Russell pronunciato il 9 ottobre 1910, all’ippodromo di New York, dinnanzi ad un vasto pubblico di Ebrei.
Riportiamo dal periodico “La Torre di Guardia di Sion” del 15 ottobre 1910 una corrispondenza da New York, dove appare Charles Taze Russell che parla a quattromila ebrei degli Stati Uniti d’America, tutti riuniti all’ippodromo di quella città per ascoltarlo, nonché la cronaca dell’avvenimento. Ai convenuti il Pastore Russell, con un autentico spirito profetico, annunziava in quella occasione la ormai “prossima” nascita dello Stato d’Israele! Riproduciamo, con alcuni stralci, anche il discorso da lui pronunciato affinché chiunque lo legga ne possa tracce i sommi benefici. ( Dal New York American del 2 ottobre 1910)
IL PASTORE RUSSELL SI INDIRIZZA AGLI EBREI
Il Pastore Russell, dal Tabernacolo di Brooklyn, rivolgerà la parola ad una grande massa di Ebrei di New York sabato, 9 ottobre, alle ore 15, all’ippodromo. Egli è considerato uno dei più eloquenti predicatori protestanti ed ha ottenuto un vasto consenso tra gli Ebrei con la sua comprensiva trattazione della questione giudaica. Il sermone del Pastore Russell verterà sul tema: “Il Sionismo nella Profezia”. La sua comparizione davanti ad una rappresentativa massa di Giudei convenuti sarà la prima occasione offerta ad un ben noto ministro Protestante al quale verrà chiesto di esprimere le sue opinioni davanti ad una tale assemblea.
Preminenti cittadini ebrei stanno organizzando una delle più grandi riunioni mai tenute in questa città. Il giornale Yddish e le società ebraiche sono rappresentati nei comitati che hanno mansioni organizzative.
EGLI E’ MOLTO APPOGGIATO
Il consigliere Leo Wolfson, presidente degli Ebrei di origine Rumena Confederati e vice Gran Maestro dell’I.W.S.O., quando occupò il suo ufficio, disse: “Come persona interessata alle questioni Giudaiche e vecchio lavoratore per il movimento Sionista, la mia attenzione fu attratta dall’interesse del Pastore Russell verso i Giudei. Io penso che con un suo discorso sul Sionismo ed i profeti dell’Ebraismo egli presenterà il soggetto sotto un nuovo punto di vista, un punto di vista che io sarò veramente lieto di apprendere.
Sono certo che la trattazione del Pastore Russell sul soggetto sarà attraente e provocherà senza dubbio molte discussioni sul Sionismo, i suoi scopi, i suoi ideali.” j. Pfeffer, 139 Delancey Street, parlando della prossima riunione e del discorso del Pastore Russell, così disse la notte scorsa: “Molti sermoni del Pastore Russell sono stati riportati da giornali ebraici e in essi egli si è espresso con simpatia sulle questioni del Giudaismo. Ciò è dovuto al fatto che i Giudei sono ansiosi di udire le sue parole sul futuro di Israele”.
CONTINUA. ...
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gattosilvestro67
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Lasciato il - 17 November 2016 : 20:43:04
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INSOLITA CONFERENZA PER UN GENTILE
“Il Pastore Russell è stato ed è un convinto sostenitore del Sionismo. Da un punto di vista religioso egli sembra credere nel Giudaismo. È un avvenimento poco comune per un Ebreo trovare un Gentile che prende così a cuore problemi e argomenti che sono di particolare interesse per Israele”. “Giudicando dalla preparazione e dall’interesse già manifestati prima del convegno, io sono della opinione che essa sarà veramente una grande riunione”.
Il Pastore Russell, subito dopo la riunione, partirà per Londra. In Inghilterra egli parlerà a molte riunioni. Una di queste sarà costituita da molti Ebrei. La riunione di Londra sarà tenuta nel “Salone Albert” che è la più vasta sala di conferenze della Gran Bretagna. Il comitato incaricato della riunione di sabato prossimo all’Ippodromo è costituito da A.B. Landau, editore di “The Warheit”; Louis Idpsky, editore del “Maccabean”; J. Pfeffer, editore del “Jewish Weekly”; Abraham Goldberg, editore di “Yddish Volk”; Leo Wolfson, editore di “Yddish Spirit”. ( Dal New York American del 9 ottobre 1910)
IL PASTORE RUSSELL APPLAUDITO DA UN UDITORIO DI EBREI _________________ 4.000 PERSONE APPLAUDONO ALL’IPPODROMO QUANDO IL VENERABILE ECCLESIASTICO DI BROOKLYN PATROCINA L’INSTAURAZIONE DI UNA NAZIONE GIUDAICA. ASCOLTATORI CHE HANNO CHIESTO IL PARERE DI UN GENTILE SULLA LORO RELIGIONE TROVANO CHE EGLI E’ D’ACCORDO CON LE LORO CREDENZE PIU’ IMPORTANTI. __________________ L’insolito spettacolo di 4.000 Ebrei che applaudono entusiasticamente un predicatore Gentile, dopo aver ascoltato un suo sermone a essi indirizzato in riguardo alla loro fede religiosa, ha avuto luogo ieri pomeriggio, allorché il Pastore Russell, il famoso dirigente del Tabernacolo di Brooklyn, condusse un servizio più che raro. In questo periodo il venerabile Pastore ha fatto molte cose anticonformistiche. La sua religione non è scaturita da nessuna denominazione particolare e racchiude, come si dice, tutto il genere umano. Le linee di insegnamento sono sue proprie. Ma fra tutte le sue iniziative nessuna, per quanto inconsueta, ha mai avuto più successo di questa.
Egli ha conquistato un uditorio che è venuto, alcuni di essi almeno, pronto a disputare con lui, a vendicarsi probabilmente per ciò che era considerata probabilmente come una possibile intrusione. “Il Pastore Russell sta cercando di convertire i Giudei a Cristo” era la frase che molti hanno sentito dire prima della riunione. “Egli cerca proseliti tra noi”.
ACCOLTO IN UN PRIMO MOMENTO COL SILENZIO
Tra la folla che riempiva le grandi tribune vi erano una ventina di rabbini e insegnanti che erano venuti per prendere la parola in caso che il Cristiano avesse attaccata la loro religione o avesse mormorato qualche cosa contro di loro. Essi avevano a portata di mano domande e considerazioni critiche verso di lui. L’oratore è stato perciò accolto a principio con un silenzio mortale. Ma il Pastore non ha cercato di convertire gli Ebrei. Con grande gioia da parte loro, egli ha posto in rilievo le cose buone della loro religione, convenendo con essi tutti sulle loro più importanti credenze come pure sulla loro salvezza; e finalmente, dopo una calorosa difesa del piano relativo alla costituzione degli Ebrei a nazione vera e propria, scoppiava un tumulto di applausi unitamente al canto dell’inno sionista “Hatikva Our Hope”.
Probabilmente l’uditorio non ha mai ospitato un uditorio così attento. Da tutte le parti della città sono giunti Ebrei interessati ad ascoltare ciò che un estraneo, un Gentile, avrebbe potuto dir loro con il suo sermone, tenuto durante la loro settimana festiva del Rosh Hoshana. Essi tutti, uomini e donne, erano bene attenti e riflessivi. CONTINUA. ... |
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gattosilvestro67
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Lasciato il - 30 December 2016 : 17:18:46
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Tra i presenti vi erano molte preminenti figure del mondo letterario ebraico. Alcuni di loro hanno scortato il Pastore Russell in automobile fino all’ippodromo dove presero posto nell’auditorio. Un uomo di lettere riconobbe il Pastore come uno scrittore ed investigatore di fama internazionale per quel che riguarda il Giudaismo ed il Sionismo. Tra i presenti vi erano il Dr. Jacobs, editore dell’”Ebreo-Americano”; W.J.Salomon, dell’”Ebrew Standard”; J. Brosky, uno degli Editori Associati, Louis Lipsky, editore del “Maccabean”; A.B. Landau, del “Warheit”; Leo Wolfson, presidente della Federazione delle Associazioni Rumene; J. Pheffer, del “Jewish Weckly”; S.Diamont, editore del “Jewish Spirit”; J. Barrondess, del “Jewish Big Stik”, e Goldman, editore di “H’Yom”, l’unico quotidiano di lingua ebraica.
NESSUN SIMBOLO RELIGIOSO
Nell’Ippodromo non era stato affisso nessun simbolo religioso particolare. Esso era interamente riempito, salvo un piccolo leggìo e tre posti vuoti ornati con bandiere e circondati da corde. Una era la familiare bandiera di seta bianca con stelle e strisce ed al centro la scritta:” Pace tra le nazioni” in lettere d’oro. Un’altra, perforata ad arcobaleno, con la parola “Pax”. La terza era una striscia pure di seta che riportava in miniatura la bandiera di tutte le nazioni.
Non ci sono stati preliminari. Il Pastore Russell, alto, eretto e con la barba bianca, fece alcuni passi attraverso la piattaforma senza presentazione; poi, appena fatto segno con la mano, il doppio quartetto del Tabernacolo di Brooklyn intonava l’inno “ Il lieto giorno di Sion”. I membri del coro erano: la signora E.W. Brenneisen; la signora E.N. Detweiler; la signorina Blanche Raymond ed il signor Raymond; Emil Hirscher, C. Myers, J.P. MacPherson e J. Mockridge. Le loro voci erano perfettamente intonate e l’inno, senza accompagnamento strumentale, era espressivo.
C’era in quel luogo un’atmosfera di indifferenza tra i presenti. Essi non applaudivano ma osservavano in silenzio la robusta figura del Pastore. Quando egli prese la parola, tutti lo guardavano con rispettosa attenzione.
Con una voce ancora efficace ed affascinante che si diffondeva in quel vasto luogo sportivo, questo Pastore non conformista faceva si che la sua parola raggiungesse tutti gli ascoltatori. La sua inflessione di voce cominciava a piacere, i suoi gesti aggraziati attiravano tosto gli sguardi di tutti ed in pochi istanti la sua più che evidente conoscenza del soggetto che stava trattando attirava l’attenzione degli ascoltatori. In un completo silenzio i 4.000 presenti si stavano animando nell’ascoltarlo.
RISERVE E DUBBI SVANISCONO
Quelle precedenti riserve non duravano a lungo ed ogni possibile dubbio sulla sincerità e benevolenza del Pastore Russell sparivano. Allora la citazione del nome di un grande conduttore ebreo, che l’oratore dichiarava essere stato scelto da Dio per la causa, suscitava applausi fragorosi. Da quel momento egli controllava l’uditorio. Gli Ebrei diventavano così entusiasti nei suoi riguardi come se si fosse trattato di un gran rabbi, un famoso oratore della loro stessa religione. Egli li salutò considerando gli ebrei come una delle razze più coraggiose della terra, avendo conservata la loro fede attraverso le persecuzioni e gli atti di crudeltà da parte degli altri popoli per migliaia di anni. L’oratore predisse che non era lontano orami il tempo in cui essi sarebbero divenuti i più grandi della terra non solo come popolo più antico, ma come nazione. Con un sistema di deduzioni fondate su antiche profezie il Pastore dichiarò che la restituzione del regno agli Ebrei poteva aver luogo anche a breve periodo come il 1914. La persecuzione sarebbe stata superata e la pace e l’universale felicità avrebbero trionfato.
Giungendo il suo discorso alla conclusione il Pastore levava il suo braccio ancora una volta verso il coro. Questa volta i cantori intonavano l’antico e risuonante inno di Sion “La nostra speranza”, uno dei capolavori dell’originale poeta dell’Est, Imber. L’avvenimento senza precedenti di voci cristiane che cantavano in coro un inno ebraico costituiva una sorpresa straordinaria. Per alcuni istanti l’uditorio ebraico credeva a fatica ciò che vedeva con i propri occhi. Nell’ascoltare il loro inno, essi prima incitavano ed applaudivano con tutto l’ardore che la musica suscitava in loro, poi, al secondo verso, centinaia di voci si univano al coro
*********************** Il discorso è stato riportato altresì nel quotidiano che pubblica i sermoni settimanali.
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gattosilvestro67
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Lasciato il - 26 January 2017 : 20:59:02
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IL SIONISMO NELLA PROFEZIA ( Discorso pronunciato dal Pastore Russell il 9 Ottobre 1910 davanti a quattromila Giudei convenuti all’ippodromo di New York, negli U.S.A.) ********** Leggo a voi tutti alcuni passi delle Sacre Scritture, tradotti dalla versione ebraica: Salmo 102:13-15: “ Tu ti leverai ed avrai compassione di Sion, poiché è tempo d’averne pietà; il tempo fissato è giunto. Perché i tuoi servitori hanno affezione alle sue pietre, ed hanno pietà della sua polvere. Allora le nazioni temeranno il nome dell’Eterno e tutti i re della terra la tua gloria”.
Malachia 3: 1,5,6,7:” Ecco, io vi mando il mio messaggero; egli preparerà la via davanti a me. E subito il Signore, che voi cercate, l’Angelo del patto che voi bramate, entrerà nel suo tempio. Ecco ei viene, dice l’Eterno degli eserciti ( …) Fin dai giorni de’ vostri padri voi vi siete scostati dalle mie prescrizioni e non le avete osservate. Tornate a me, ed io tornerò a voi, dice l’Eterno degli eserciti”.
Ezechiele 16:60-63:” Nondimeno io mi ricorderò del patto che fermai teco nei giorni della tua giovinezza, e stabilirò per te un patto eterno. E tu ti ricorderai della tua condotta, e ne avrai vergogna … E io fermerò il mio patto con te, e tu conoscerai che io sono l’Eterno, affinché tu ricordi, e tu arrossisca, e tu non possa più aprir bocca dalla vergogna, quando io t’avrò perdonato tutto quello che hai fatto, dice il Signore, l’Eterno”.
Geremia 31: 31-37:” ECCO, i giorni vengono, dice il Signore, che io farò un nuovo patto con la casa d'Israele, e con la casa di Giuda. Non già, qual fu il patto che io feci coi padri loro, quando io li presi per la mano, per trarli fuor del paese di Egitto; il qual mio patto essi han rotto; onde io li ho avuti a schifo, dice il Signore. Perciocché, questo è il patto, che io farò con la casa d'Israele, dopo quei giorni, dice il Signore: Io metterò la mia Legge nel loro interiore, e la scriverò sopra il lor cuore; ed io sarò lor Dio, ed essi mi saranno popolo. E non insegneranno più ciascuno il suo compagno, e il suo fratello, dicendo: Conoscete il Signore; perciocché essi tutti, dal minore infino al maggiore di loro, mi conosceranno, dice il Signore; affinché io perdonerò loro la lor iniquità, e non mi ricorderò più del lor peccato.
Così ha detto il Signore, che ha dato il sole per la luce del dì, e gli ordini della luna, e delle stelle, per la luce della notte; che commuove il mare, onde le sue onde rumoreggiano; il cui Nome è: Il Signor degli eserciti: se quegli ordini sono giammai da me cangiati, dice il Signore; anche potrà la progenie d'Israele cessare d'esser nazione davanti a me in perpetuo. Così ha detto il Signore: Se i cieli di sopra si possono misurare, e i fondamenti della terra di sotto si possono scandagliare, io altresì riproverò tutta la progenie d'Israele, per tutte le cose che hanno fatte, dice il Signore”. Isaia 40:1,2:” CONSOLATE, consolate il mio popolo, dirà il vostro Dio. Parlate al cuor di Gerusalemme, e predicatele che il suo termine è compiuto, che la sua iniquità è quietata; perchè ella ha ricevuto dalla mano del Signore il castigo di tutti i suoi peccati al doppio”. Amici miei, Giudei e altri, io ho il piacere di essere davanti a voi oggi. Sono qui a seguito del vostro invito, per il quale vi ringrazio.
Sono lieto d’avere l’occasione per parlare ai miei amici giudei e ad altri di questa città. Lo sono tanto più perché non ignoro la condotta di certe persone che, pur professando il Cristo, hanno disonorato il suo nome a motivo delle persecuzioni che hanno fatto subire alla vostra razza.
Io non sarei sorpreso miei cari amici se dopo aver subite tante persecuzioni nel corso dei secoli, voi consideraste quasi un miracolo l’ascoltare, come fate ora, un cristiano che prende la difesa dei Giudei, e che si rivolge a voi leggendovi le parole dei testi precitati. Sono dunque felice di affermare che non ho la minima simpatia … per il comportamento demoniaco di questi pretesi cristiani di … noi abbiamo preso conoscenza di fatti avvenuti recentemente in … una scena terribile: dei pretesi cristiani dissotterrarono dei corpi di giudei, trasportarono poi i cadaveri deponendoli sugli scalini delle porte. Cari amici, questi atti non devono essere attribuiti al Cristianesimo che io rappresento …
CONTINUA. ...
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gattosilvestro67
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Lasciato il - 31 January 2017 : 08:04:14
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Non c’è nella Parola di Dio nulla che indichi ai discepoli di Cristo di presentare così falsamente i principi della dirittura e della giustizia. Amerei in qualche modo di spiegarvi il motivo per cui coloro che rivendicano il nome di Cristo, si comportano in tal modo. Trattasi di questo: durante il periodo che noi definiamo età delle tenebre, in cui l’ignoranza prevaleva in tutto il mondo civilizzato, sorsero molte false teorie e false dottrine del tutto contrarie alla legge di Mosè ed agli insegnamenti di Gesù e degli Apostoli.
Constatiamo così che il nome di Cristo è oggi legato a diverse dottrine che voi ed io, come pure tutti i Cristiani, riconosciamo come colpevoli, false e disoneste. Tutti i Cristiani, voglio dire tutti i Cristiani che voi incontrate in questo paese libero, hanno un’opinione assai diversa, voi lo noterete, da quella di quei paesi là e di alcuni altri ancora.
Il mondo intero è governato dalla potenza del pensiero. Quando un uomo ha lo spirito disorientato, la sua condotta sarà conforme a quello sconcerto di cui è affetto. Quante cose atroci ed irragionevoli sono spesso commesse da dementi, per il fatto che il loro spirito è volto verso il male. Io non accuso i Cristiani delle età delle tenebre di aver commesse queste cose, ma imputo quei fatti alle “dottrine di demoni”, così definite dalle Scritture, e propagate in nome del Cristianesimo.
Quelle dottrine ed alcune altre dello stesso genere, sono veramente diaboliche. Una di esse, che ha la responsabilità di aver generato tante ingiustizie nei riguardi della vostra progenie, è quella secondo la quale il nostro Padre Celeste, quando creò la razza umana, preparò un grande luogo dove si trovi un fuoco inestinguibile in cui venivano gettati quegli esseri umani che Egli aveva creati, per esservi tormentati eternamente.
Tutto ciò è stato disonorante perché, a causa di questa storia che descriveva falsamente Dio, il suo carattere ed i suoi disegni verso i figliuoli degli uomini, il mondo è stato testimone di così terribili persecuzioni nei riguardi dei Giudei; tutto ciò è stato fatto invocando l’amore. Non sorprende perciò se in pratica tutti coloro che si professano Cristiani credono che tutti i Giudei sono destinati ai tormenti eterni. Ed è sorprendente il fatto che coloro che nutrono la convinzione che il Grande Creatore ha condannato tutti i Giudei ai tormenti eterni agiscano di fatto come i demoni? Non lo è affatto! Ogni uomo è forzato ad obbedire ad uno scrupolo di coscienza.
Obbedendo alla propria coscienza l’uomo agirà in virtù di quella luce o di quelle tenebre dimoranti in lui. Le fitte tenebre che sopraggiunsero sul mondo civilizzato da oltre mille anni e dalle quali ci siamo appena usciti, sono dunque responsabili di proiettare sotto falsa luce il carattere dell’Onnipotente che sarebbe stato responsabile, secondo loro, delle persecuzioni dei Giudei. Non ci hanno forse detto che ogni uomo deve sforzarsi di essere in armonia con il suo Dio e seguire il suo esempio? Di conseguenza, chiunque ha una diabolica concezione di Dio si comporterà altresì in modo diabolico. Ciò è accaduto a quei cristiani che sono usciti gradualmente da quei grossi errori delle età delle tenebre. Essi conservano ancora molti di quegli errori e la dottrina dei tormenti eterni non è che un esempio.
Questi Cristiani credono che si tratta di una dottrina biblica, e anche io lo credevo una volta; ma poi scoprii che essa non aveva alcunché di biblico, miei cari amici. Scoprii così che fino ad allora avevo accettato solo tradizioni e credi di uomini; eppure mi avevano assicurato che quelle professioni di fede costituivano la genuina Parola di Dio .. Ma. Miei cari amici, dopo questa esperienza, ritornai alla Bibbia, investigando essa sola; oggi io credo non solo nel Nuovo Testamento, ma anche nell’Antico. Ora sono convinto che Giudei e Cristiani hanno in una certa misura trascurato uno studio intelligente della Parola di Dio ed io amerei richiamare l’attenzione di tutti i Cristiani, uomini e donne, sull’importanza dello studio della Bibbia, così come amerei anche richiamare l’attenzione di tutti i Giudei sulla necessità di uno studio della Parola di Dio, uno studio delle proprie Scritture che contengono il messaggio più meraviglioso.
Esse spiegano tutte quelle cose che si riferiscono al vostro popolo. Dopo aver fatto uno studio approfondito delle profezie, io trovo in esse una immagine completa del mondo, … esse sono adempiute solo in alcune parti; vi sono altre cose ancora che Dio riserva ai Giudei ed ai Gentili. Secondo la mia comprensione, esse preannunziano due salvezze: una salvezza speciale, destinata solamente ad un gruppo di persone, ad alcuni santi; questo piccolo nucleo di santi, dopo che sarà stato scelto, diverrà il corpo del grande Messia, Colui che compirà tutte le cose gloriose, cose che i Giudei avevano sperato e che voi, io ed il mondo intero abbiamo sperato. Non sentiamo forse il bisogno di un grande Liberatore per i Giudei? Non vediamo forse che il mondo intero ha bisogno di un grande Liberatore? Non vediamo che la creazione tutta intera geme insieme ed è in travaglio, aspettando, sospirando il vostro Messia, il mio Messia, il Messia che Dio ha promesso, il Messia del mondo intero?
CONTINUA. ...
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gattosilvestro67
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Lasciato il - 12 February 2017 : 09:38:46
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Quando noi vediamo ciò che il nostro Dio sta per fare, si stabilisce allora, io penso, un legame d’amicizia fra tutti gli Ebrei ed i Cristiani intelligenti. Noi abbiamo un solo Dio, il Padre di tutti; abbiamo una sola speranza nel suo glorioso piano; e questa gloriosa speranza espressa in quel piano è tutta concentrata nel messia che è stato promesso nello spazio di questi 3500 anni a partire dal tempo di Abrahamo. Dio, conoscendo in anticipo ciò che Egli avrebbe operato in vista delle benedizioni del mondo, dichiarò ad Abrahamo che per mezzo della sua progenie tutte le famiglie della terra sarebbero state benedette.
Dio fece intendere che Egli avrebbe avuto due specie di posterità: una celeste ed una terrestre. Ricordate infatti che, secondo le Scritture, Dio così dichiarò: “Moltiplicherò la tua progenie come le stelle del cielo e come la rena ch’è sul lido del mare”. Queste due posterità benediranno finalmente il mondo.
Allorché la posterità celeste sarà completa, e noi pensiamo che lo sarà ben presto, la benedizione di Dio comincerà ad essere accordata alla posterità terrestre. E che vediamo oggi noi cari amici? Vedete la condizione in cui si trova la razza umana? Vi rendete conto che la causa di tutto ciò sta nel peccato? Sapete che Dio ha dichiarato, e l’ho letto poco fa davanti a voi, che verrà il tempo in cui tutto ciò che è conseguenza del peccato dovrà scomparire? Voi ed io e con noi l’intera umanità, soffriamo per queste cose che al proprio tempo non esisteranno più.
Ciò non vuole forse dire che al tempo stabilito il deserto fiorirà come la rosa, il luogo arido sarà nell’allegrezza, la conoscenza dell’Eterno riempirà la terra intera come le acque coprono il fondo del mare, e nessuno dirà al suo vicino: Conosci l’Eterno? Noi non ci troviamo ancora a quel tempo. Esso appartiene al futuro. Ciò costituisce la gloriosa promessa di Dio, che gli Israeliti si aspettavano di vedere, se il loro sguardo è rivolto verso la giusta direzione; anche i Cristiani l’aspettano con gioia, come pure tutte le nazioni …
Israele sarà la prima nazione ad essere benedetta, così come Dio l’ha affermato nelle Scritture che io ho letto davanti a voi. Ciò si realizzerà così come l’Eterno l’ha dichiarato. “Ecco, i giorni vengono, dice l’Eterno, che io farò un nuovo patto simile al precedente, ma più glorioso. Come il primo patto aveva un mediatore, così anche questo patto avrà un Mediatore, un Mediatore migliore. Come Mosè condusse il popolo nella buona via, così farà Colui che è l’antitipo di Abrahamo, di Isacco e di Mosè. Colui che è più grande di Mosè farà lo stesso.
Qualcuno più grande di Mosè viene, e sarà lui che farà realizzare tutte le promesse di Dio, prima verso Israele, poi, attraverso Israele, verso tutti gli uomini. Secondo la mia comprensione, cari amici, le Scritture sono chiarissime quando affermano che questo Nuovo Patto sarà stipulato solo con Israele, mentre tutte le nazioni del mondo, per beneficiare di quelle benedizioni, dovranno integrarsi con Israele, in modo che, durante il regno del Messia, della durata di 1000 anni, tutte le nazioni faranno pressione per integrarsi con Israele e divenirne membri. Così le nazioni diverranno finalmente una parte di Israele e costituiranno quella progenie che sarà numerosa come la sabbia che è sul lido del mare e riempirà tutta la terra …
Qualcuno di voi potrà domandarsi: Perché Dio ha differito il suo piano per tutto questo tempo? Ebbene, mio caro fratello, che io possa presentarti il soggetto in modo chiaro oppure no, v’è un fatto che noi riconosciamo tutti: Dio ha differito la sua attuazione. Durante tale differimento, che fino ad oggi ( nel 1910 n.d.r.) è di 3500 anni dal tempo della promessa fatta ad Abrahamo, dal tempo cioè in cui Dio fece il Suo giuramento, si fece garante della benedizione di tutte le famiglie della terra, giurando per se stesso che le benedizioni sarebbero elargite attraverso la progenie di Abrahamo.
Durante questi 3500 anni e più, dunque, la vostra fede, quale popolo di Dio, non si è affievolita. A mio avviso la fede di Israele come popolo è una delle cose più miracolose nel mondo oggi. Io la considero in se stessa come un miracolo, miei cari amici. Nessun altro popolo ha realizzato qualche cosa di simile perché, secondo la rivelazione di Dio, nessun’altra nazione costituisce la posterità di Abrahamo.
Dio fornì un’illustrazione di questo differimento, se ben ricordate. Il patto fatto con Abrahamo risale a molto tempo prima della nascita di Isacco; così le promesse di Dio verso Israele, l’Israele naturale, la posterità di Abrahamo, sono state per lungo tempo differite e, secondo la nostra comprensione, in un certo disegno, la cui realizzazione possiamo discutere a fondo questo pomeriggio. Il nostro pensiero è che il tempo fissato da Dio è attualmente giunto, per cui noi leggiamo queste parole del Salmo 102:” Tu ti leverai ed avrai compassione di Sion, poiché è tempo d’averne pietà, il tempo fissato è giunto”. Credete che Dio stesso ha fondato la vostra nazione e che nel far ciò Egli aveva uno scopo preciso?
Miei cari amici, io temo che alcuni tra i Giudei si indeboliscono nella fede nei riguardi delle promesse di Dio. I disegni di Dio maturano lentamente; se le Scritture affermano il vero, e noi non abbiamo dubbi in proposito, il Messia si manifesterà tra non molto con potenza e gran gloria …
Permettetemi di fornirvi un cenno di uno dei modi in cui comprendo questo soggetto. Vorrei rinfrescare la vostra memoria sulla storia d’Israele, ricordandovi come Dio si occupò del vostro popolo per mezzo di giudici, dandogli poi dei re, di cui l’ultimo fu Sedechia. Contro questo re Iddio pronunciò una dura sentenza che venne messa ad esecuzione. Permettetemi di ricordarvi le parole che il Profeta indirizzò a Sedechia (…):
“E tu, o empio, dannato alla spada, o principe d’Israele, il cui giorno è giunto al tempo del colmo dell’iniquità; così parla il Signore, l’Eterno: La tiara sarà tolta, il diadema sarà levato; tutto sarà mutato; ciò ch’è in basso sarà innalzato; ciò ch’è in alto sarà abbassato. Ruina! Ruina, ruina! Questo farò di lei; anch’essa non sarà più finché non venga colui a cui appartiene il giudizio, e al quale lo rimetterò.
Chi è colui che deve venire? Chi è colui che deve occupare il trono di Davide? Chi è Colui che dev’essere il successore di Sedechia? Dio non promise forse “ le grazie assicurate a Davide”, ossia che questo successore da Lui suscitato uscirebbe dai lombi di Davide? Ciò non si compì a quel tempo; ciò deve appartenere ancora ad un tempo futuro, perché le grazie assicurate a Davide sono state menzionate dopo quel tempo e fino ad oggi non si sono ancora compiute. Questo grande Messia non è un uomo, poiché nessun essere umano è capace di compiere in favore di Israele, e per mezzo di Israele a beneficio del mondo intero, le cose magnifiche che, secondo la dichiarazione divina, questo Messia compirà.
Egli deve benedire tutte le famiglie della terra, non soltanto quelle allora viventi, ma tutte quelle altre che sono cadute nel sonno della morte. Il tempo in cui questa opera si compirà corrisponde a quello di cui parla Daniele ed in cui molti di coloro che dormono nella polvere della terra si risveglieranno, mentre altri brilleranno come le stelle nel firmamento.
CONTINUA. .... |
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gattosilvestro67
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Lasciato il - 25 February 2017 : 08:06:07
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Attualmente, miei cari amici, un periodo determinato viene calcolato dal tempo in cui Sedechia perse la sua corona. Che cosa troviamo nella Parola di Dio, nelle Sacre Scritture, in riferimento a questo periodo? Per mezzo del Profeta, Dio ha fornito una misura che si applica fino al tempo in cui quella corona sarà restituita. Voi ricordate certamente ciò che ebbe luogo quando Israele fu escluso dal favore divino, non in senso individuale, ma nazionale: la corona gli venne tolta, cioè cessò di esistere come nazione fino al tempo in cui le sarà di nuovo restituita dal Messia; gli Israeliti dovevano però continuare ad esistere come popolo di Dio.
Questo dimostra la differenza che esiste tra Israele come popolo di Dio ed Israele come nazione di Dio. Ma quando la corona fu tolta dal capo del re di Giuda, un determinato grado di potere venne accordato ai Gentili. Io vi ricordo che Nebucadnestar, re di Babilonia, fu colui che fece prigioniero Sedechia. Egli ebbe un sogno prodigioso che il profeta Daniele, che trovavasi lì, interpretò. Ecco il sogno: Nebucadnestar vide una grande statua la cui testa era d’oro, il petto d’argento, il ventre e le cosce di rame, le gambe di ferro, e i piedi in parte di ferro ed in parte di argilla. Daniele fornì una interpretazione ispirata del sogno. Egli disse che Babilonia veniva per prima e corrispondeva a quel capo d’oro; dopo quello di Babilonia, sarebbe sorto un altro regno, un regno universale; poi un terzo ed infine un quarto ancora. Voi vi ricordate quali sono questi regni: il primo è Babilonia; il secondo è quello dei Medi e dei Persiani; il terzo la Grecia; il quarto Roma.
Roma viene in quarta posizione e fu rappresentata dai piedi di ferro. Tale impero fu il più forte che il mondo abbia mai conosciuto. E dopo che Roma scomparve come impero che cosa abbiamo? La Roma papale. Ciò fu dimostrata nella statua dai piedi formati di ferro mescolato con argilla. Il ferro rappresenta la potenza romana civile e l’argilla le influenze religiose che si legano ad essa. Così le dieci dita sembrano designare anche i re dell’Europa del tempo attuale ( 1910 n.d.r.), in quanto i loro imperi sono il prolungamento della potenza romana e riassumono in essi più o meno sia il potere religioso che quello civile. Per esempio, il regno d’Inghilterra non è soltanto una monarchia civile, ma anche religiosa. Così dicasi anche per le altre monarchie d’Europa.
L’aspetto religioso di ognuna di esse è rappresentato dall’argilla così come il potere civile è simboleggiato dal ferro. Questa statua è una rappresentazione del mondo intero e di tutti gli imperi terrestri ai quali Dio permette di esercitare il potere da più di duemila anni. Noi vediamo come tutto ciò si adempì. Che cosa accadrà dopo? Deve questa statua rimanere sempre in piedi? No! doveva Babilonia durare per sempre? No! essa fu rigettata e l’Impero Medo-Persiano le succedette. Durò questo impero per sempre? Esso fu seguito dall’Impero Greco, che a sua volta fu seguito dall’Impero Romano.
durò anche questo? No, perché si fuse con la Roma papale. Che cosa significa tutto ciò? Che fu la fine di questa profezia di Daniele? Il re guardò nel suo sogno e vide una pietra staccarsi senza intervento umano e colpire la statua. Dove? Sula testa, vale a dire ai giorni di Nebucadnestar? No. Il tempo dei Medi e dei Persiani? No. dove lo colpì, dunque? Ai piedi, vale a dire alla fine del tempo dei Gentili. Se voi ed io consideriamo insieme l’avvenimento in tal modo, dobbiamo ammettere di trovarci collocati attualmente in qualche parte al tempo dei piedi e dovremmo ritenere che il tempo in cui la pietra colpirà la statua ai piedi è ormai prossimo.
Voi conoscete certamente le conseguenze di tutto ciò: la pietra che colpì la statua ai piedi operò una distruzione completa dell’impero pagano. La grande statua crollò e il vento la portò via senza lasciare alcuna traccia. La pietra a sua volta divenne un gran monte e riempì tutta la terra. Secondo l’interpretazione data da Daniele, questa pietra rappresenta il Regno di Dio. Il Profeta spiegò come la dominazione venne tolta a Sedechia e donata poi a Nebucadnestar e a tutti coloro che regnarono dopo di lui, per essere restituita ad Israele con la potenza del regno. Il Messia, il capo d’Israele, sarà quella grande pietra che, finalmente, quale regno, riempirà tutta la terra e benedirà il mondo intero. È chiara questa immagine? Io penso di sì. È forse questa interpretazione forzata? Non credo.
Affermo anzi che non v’è altra interpretazione possibile, non v’è altra alternativa: crederci oppure abbandonare completamente il soggetto. Se la prima parte di questa profezia di Daniele si è adempiuta in passato, ciò non costituisce forse una conferma per voi e per me e per tutti coloro che hanno orecchi per udire, che anche l’ultima parte di compirà con certezza?
Un’altra parte di questa profezia ci mostra che sette tempi furono fissati nella storia di questo grande popolo. Che cosa sono questi tempi? Un tempo è un anno. Sette tempi rappresentano sette anni, ma non si tratta di anni letterali. Nelle profezie viene fatta menzione di anni simbolici, calcolati in funzione degli anni lunari. Ogni anno lunare comprende dodici mesi di trenta giorni ciascuno, ossia 360 giorni. quanti ve ne sono in questi sette tempi? Io rispondo che sette volte 360 anni formano 2520 anni. E se noi contiamo questi 2520 anni dal tempo in cui Dio tolse la corona a Sedechia ed accordò un determinato potere ai pagani, che cosa troviamo? Troviamo che questi 2520 anni termineranno ben presto. Che cosa vorrebbe dire tutto ciò? Vorrebbe dire che il tempo della restaurazione di Sion sarebbe venuto; ed è questo, miei cari amici, una parte del messaggio che io indirizzo ai Giudei.
CONTINUA. ...
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gattosilvestro67
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Lasciato il - 15 March 2017 : 12:49:55
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Voi avete sofferto la persecuzione nel corso dei secoli; Dio ha promesso di benedirvi, e il tempo che Egli compirà la Sua promessa è ormai prossimo. La benedizione che vi sarà concessa sarà totalmente più grande di tutto ciò che voi avete potuto sognare, al punto da esserne sorpresi. Noi siamo sorpresi di vedere quanto profonda è la grazia di Dio e quant’è magnifica la comprensione del Suo grandioso Piano.
La ragione per cui voi ed io siamo stati trascinati verso l’infedeltà ed a rigettare la Bibbia è che noi non abbiamo mai visto il piano di Dio così come viene abbozzato nelle Scritture; noi non abbiamo mai apprezzato le magnifiche promesse divine; noi non abbiamo mai apprezzato il fatto che Dio benedirà ogni singolo membro della vostra razza. “ Nella tua progenie tutte le famiglie della terra saranno benedette”. Questa promessa presuppone la conoscenza della sua potenza, la conoscenza della sua direzione e la conoscenza della benedizione che verrà per mezzo del gran Mediatore della Nuova Alleanza.
Ebbene, come possiamo calcolare questo periodo di 2520 anni? Voi potrete essere portati a farlo iniziare alcuni anni più tardi, ecc.; io vi dirò il mio pensiero. Io penso che l’anno della detronizzazione di Sedechia è quello del 606 e che noi chiamiamo, per il nostro calcolo del tempo, come “Avanti Cristo”. Io non ricordo quale espressione corrispondente usano i Giudei. 606 Avanti Cristo e 1914 dopo Cristo quanto fanno? 2520 anni. Che cosa vedete? Voi vedete all’opera oggi delle forze che il mondo non ha mai visto prima. Tutti gli uomini intelligenti vedono compirsi delle cose magnifiche che non comprendono. Noi pensiamo che è solo guardando dal punto di vista divino le cose che hanno luogo al vostro tempo ed al mio che noi possiamo comprenderle in modo conveniente. Dalla Parola di Dio noi possiamo apprendere il significato dell’agitazione che oggi infierisce. Qualcuno può forse negare che vi è una certa agitazione oggi, che delle cose magnifiche vengono realizzate ai nostri giorni, che viviamo un tempo prodigioso dovuto all’elettricità, al vapore ed a tutte le magnifiche invenzioni che si realizzano? Come potremmo spiegare tutte queste cose?
Alcuni dicono che tutto ciò è dovuto al fatto che noi abbiamo delle teste grosse, che siamo più intelligenti di tutti gli altri popoli che sono mai vissuti sulla terra. È vero ciò? Per quel che mi riguarda, voi ed io riconosciamo che vi sono stati più grandi uomini nel passato che non ai nostri giorni. non è forse vero che Mosè non ha oggi un suo eguale in tutto il mondo come legislatore? Non è vero che Davide poteva meglio toccare i cuori più che alcun altro poeta al mondo nel nostro tempo? Certamente! Diciamo allora, cari amici, che tutte queste grandi benedizioni che noi riceviamo oggi sono principalmente dovute al fatto che noi siamo molto più intelligenti? Prendiamo le Sacre Scritture per conoscere che cosa dicono su questo soggetto. Leggiamo le parole scritte dal Profeta sul soggetto in questione ed apprenderemo così che noi ci troviamo al “giorno di preparazione”. Preparazione di che cosa? Del Messia. Ed è perciò che noi abbiamo pregato per la venuta del Messia e del grande Regno di Dio; poiché la benedizione che Dio ha promesso verrà per mezzo della posterità di Abrahamo e si estenderà a tutte le famiglie della terra. Non vedete che questo progresso costituisce l’inizio di quella benedizione? La mia comprensione della Bibbia è che le benedizioni di cui voi ed io godiamo oggi e che sono le benedizioni più magnifiche che il mondo abbia mai conosciute, sono soltanto le prime benedizioni di Dio. Io ringrazio Dio che questa benedizione si spande così su tutti i popoli e su ogni lingua. Io ringrazio Dio per questa speranza del Messia che noi abbiamo.
Per illustrare ciò io dirò che Edison, che ebbe una parte rilevante nella produzione di quella cosa magnifica che è l’elettricità, dichiarò che egli non possedeva una grande conoscenza nel campo dell’elettricità. Egli stesso racconta che scoprì queste cose semplicemente per caso. La spiegazione è semplice: E’ che il tempo in cui Dio doveva togliere il velo dell’ignoranza che copriva il mondo è giunto; è perché la benedizione dell’Eterno comincia ad essere dispensata da ora in poi. Io vi ricorderò il vostro sistema del Giubileo, inaugurato per mezzo di Mosè e come esso annunziava un gran tempo di benedizione. Voi vi ricordate che, secondo la disposizione del giubileo, ad ogni cinquantesimo anno ognuno doveva rientrare in possesso di ciò che aveva perduto. Tutto ciò doveva essergli restituito in conformità a questa disposizione originale. Che cosa voleva dire tutto ciò? Io convengo con voi che questa era una legge buonissima; io penso come voi che questa disposizione era una legge semplicissima la cui messa in vigore rassomigliava molto a quella della nostra legge sulle bancarotte. Esso era il tipo di un qualche cosa appartenete al futuro, il tipo di un gran giorno di riposo.
CONTINUA. ...
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gattosilvestro67
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Lasciato il - 15 April 2017 : 12:26:32
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In quanto Giudei, voi non siete attaccati alla promessa secondo cui durante il grande periodo del Regno del Messia, il mondo intero conoscerà un gran sabato di riposo, di pace?
Io penso che lo siate. Si, certamente. Dunque, questo grande anno sabbatico, questo grande Giubileo, è un’altra immagine del gran giorno a venire del Regno del Messia, del Suo Regno di restaurazione di cui è stato parlato da parte dei Profeti, della restaurazione di ogni uomo al suo primiero stato, a ciò che fu perduto. Sapete che le vostre Scritture, riferiscono che Dio creò l’uomo non allo stato imperfetto, ma alla Sua immagine, alla Sua somiglianza, perfetto sia moralmente che mentalmente?
Convenite con me che le Scritture, le vostre Scritture, dimostrano che Adamo era talmente perfetto, di una perfezione così assoluta, che quando la sentenza di morte fu pronunziata contro di lui, egli non finì nella polvere dopo qualche anno, ma si incamminò verso la morte durante ben 930 anni? Se noi osserviamo accuratamente la storia del mondo così come ci è pervenuta, noi troviamo che la media della vita umana è soltanto di 35 anni. Ai nostri giorni siamo caduti quasi all’estremo limite; nello spazio di una settimana ho notato due dichiarazioni fatte da due illustri medici, uno inglese, l’altro americano, i quali sono pervenuti alla stessa conclusione.
Essi hanno dichiarato che se il declino mentale della famiglia umana ha luogo nella medesima proporzione di quello attuale, tra 268 anni il mondo intero sarà alienato di spirito. Il mondo cade nella demenza così rapidamente che, secondo i calcoli delle sue personalità, noi saremmo alienati tra 268 anni. Qual è la ragione di tutto ciò? La nostra razza decade sensibilmente; essa perde la sua forza mentale e la sua forza fisica; alcuni tra voi lo avranno probabilmente già constatato. Molti dei miei amici mi hanno raccontato di essere stati colpiti da depressione nervosa. Ciò mostra che alcuni di noi non resistono nella stessa maniera alla tentazione nervosa.
Attualmente, miei cari amici, se voi avete il punto di vista della Bibbia, la quale fa vedere che Dio creò i nostri progenitori alla propria immagine e somiglianza, che il peccato entrò in loro, che noi siamo decaduti mentalmente, moralmente e psichicamente, se noi abbiamo ciò nello spirito e se, poi, pensiamo al Giubileo, noi vediamo allora che l’uomo sarà ristabilito al suo primiero stato e riavrà tutto quello che egli ha perduto.
Ciò costituirà, secondo la Bibbia, un ritorno alla condizione primiera. Dunque, io sono del parere che si può essere per Dio e per la Bibbia, oppure contro la Bibbia. Io sono per la Bibbia e la Bibbia è per Israele, per conseguenza io sono per Israele; la Bibbia parla di un ristabilimento del favore divino, di conseguenza io lo proclamo. Io sono dunque felice di avere l’occasione di indirizzarmi a tanti Giudei qui presenti, di attirare la loro attenzione sulle loro proprie Scritture le quali insegnano queste cose, che parliamo cioè delle cose buone che Dio ha in riserva per essi, vale a dire per voi tutti.
Premesso tutto ciò, qual è la conclusione da trarre? Essa è la seguente miei cari amici: noi dovremmo ricercare la giustizia e non semplicemente la terra di Palestina. Io posso dire qui che la mia concezione dell’insegnamento della Bibbia è che degli otto milioni che attualmente vivono nel mondo, non tutti ritorneranno in Palestina, anche se da una valutazione fatta risulta che quella terra ne potrebbe contenere un numero più del doppio.
Il mio pensiero è che alcuni tra i più ardenti e tra i più pii del vostro popolo, si prefiggeranno ben presto di andare in Palestina e che la rinascenza che quivi si verificherà, farà rimanere attonito il mondo intero. Noi non pensiamo nemmeno lontanamente, per quel che riguarda il Piano di Dio in riferimento alla vostra nazione, che tutti i Giudei ritorneranno in Palestina; ma crediamo che il tempo è ormai giunto in cui, doverosamente, tutti i Giudei che non ritorneranno personalmente in Palestina dovranno manifestare la propria simpatia verso tutti coloro della propria razza che desiderano trasferirsi in quella terra e fare tutto ciò che è in loro potere per aiutarli; ogni Giudeo dovrebbe essere particolarmente desideroso di assistere finanziariamente tutti coloro tra i propri fratelli che soffrono attualmente in … , di aiutarli a ritornare in Palestina per ivi realizzare la grande intrapresa ( applausi).
continua. ...
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gattosilvestro67
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Lasciato il - 30 May 2017 : 12:40:41
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Per ciò che riguarda i vostri ideali sionistici, io credo che il tempo opportuno, il tempo assegnato, come dice il vostro testo, di avere compassione di Sion, è venuto; di conseguenza, Dio ha suscitato per voi un grande leader, il Dr. Herzl; grazie ai suoi sforzi, l’attenzione del mondo intero è stata attirata sulla Palestina, sui Giudei e sulla loro alleanza originale.
Questo fu, come io penso, un’azione politica, in nessun caso religiosa, intrapresa nell’interesse dei Giudei che vivono nei luoghi dove vennero perseguitati. Essa fu condotta, con un certo orgoglio nazionale e legittimo, al fine di ottenere per Israele un focolare così come lo hanno ottenuto tutti gli altri popoli, una identità nazionale, il che vorrebbe dire il riconoscimento a giusto titolo da parte del mondo del diritto di possedere un governo che gli darebbe la facoltà di partecipare come membro, unitamente a tutti gli altri governi, alle conferenze che si tengono al fine di migliorare le condizioni della famiglia umana. Era questo il progetto iniziale ed esso ha dato buoni risultati.
Per me non è necessario dirvi che il Movimento Sionista ha raggiunto il limite e che voi siete andati, sotto questo aspetto, anche oltre le vostre possibilità. Che fare allora? Vi sentite forse scoraggiati? Io affermo che non è il tempo di lasciarsi prendere dallo scoraggiamento. Affermo, al contrario, che è il tempo di avere coraggio! ( applausi).
Noi siamo giunti ad un tempo ci cui, cari amici, la realizzazione di questo progetto è imminente, le promesse date dalla Parola di Dio alla vostra razza sono sul punto di avere presa su di voi. Vi sono alcuni che dicono, certe persone me lo hanno fatto notare,: “ Pastore Russell, coloro che si interessano al Movimento Sionista sono soltanto i poveri. I ricchi che appartengono al nostro popolo non si interessano affatto di esso”. Io non so nulla, cari amici, ma ciò che io voglio dire è che se la mia comprensione del soggetto è corretta, la voce di Mosè si indirizza ai ricchi, ai conduttori del popolo Giudeo. Il fondamento stesso del vostro carattere nazionale è posto nella vostra religione. Tutto ciò che tocca la vostra religione, i vostri sentimenti religiosi, la vostra fede in Dio, la vostra fede nella promessa fatta ad Abrahamo, deve animarvi, in quanto popolo, come non è mai avvenuto in passato in mezzo a voi.
Io penso che siamo giunti al tempo in cui Dio ristabilirà Sion, che è giunto il tempo fissato e che la profezia di Isaia 40:1-2 si rivela veridica:” Consolate, consolate il mio popolo, dice il vostro Dio. Parlate al cuore di Gerusalemme, e proclamate che il tempo della sua servitù è compiuto; che il debito della sua iniquità è pagato, che ella ha ricevuto dalla mano dell’Eterno il doppio per i suoi peccati”, una seconda porzione per tutti i suoi peccati, la quale deve essere immediatamente seguita da una benedizione. Io penso, cari amici, che noi siamo giunti a quel tempo. Come smuoverà grandemente i cuori di tutti quella benedizione, e ciò rapidamente!
Se io interpreto correttamente le vostre profezie, le profezie divine che voi riconoscete, esse indicano che la distretta di Giacobbe non è ancora passata, che voi attraverserete ancora quella distretta, subirete diverse persecuzioni (…). Io non so, miei cari amici, se tali persecuzioni si estenderanno anche a questo paese oppure no; ma se così sarà, esse saranno senza dubbio esercitate nel nome di Cristo, per cui io ne sarei straziato. È veramente triste essere obbligati ad ammettere che tali sofferenze vi saranno probabilmente inflitte dalla stessa Cristianità. Quanta vergogna io sento per costoro, che disonorano in tal modo il nome e gli insegnamenti del mio Maestro; non trovo parole sufficienti per esprimere questo mio sentimento!
Essi sono sedotti. Essi hanno mal compreso il Maestro che pur pretendono di seguire. Essi pensano che Dio tormenterà eternamente tutti coloro che non confessano il nome di Cristo. Sotto lo stimolo della seduzione, essi servono il grande Avversario e disonorano Gesù. Nello stesso tempo, Dio permette che la vostra razza passi attraverso prove disciplinari per uno scopo ben preciso: Egli desidera sviluppare il vostro popolo, provare la vostra fede, tenervi uniti come popolo, fare di voi un popolo omogeneo. Come le prove e le difficoltà che conobbe il patriarca Giuseppe furono permesse dalla divina Provvidenza per farlo accedere ad una posizione di influenza e di onore, così tutte queste prove e persecuzioni, che molti della vostra stirpe sopportano, produrranno delle benedizioni in loro favore, contribuiranno a distaccarli da tutti quei compiacimenti verso le cose presenti ed a farli sospirare per la loro patria, la Palestina. Queste prove, in relazione con la voce dei Profeti, che da ora in poi risuonerà sempre più forte nei vostri cuori e nei vostri orecchi, saranno permesse da Dio e mostreranno che il Sionismo opererà sempre più in vostro favore, che non con l’orgoglio personale ed il patriottismo nazionale. Non vi è alcuna razza che dimostra tanta persistenza quanto il popolo Giudeo nella sua condotta che è interamente mossa da un sentimento religioso per la sua fede nel Dio di Abrahamo, il Dio di Isacco, il Dio di Giacobbe; per la sua fede nelle promesse di Dio, secondo le quali nella progenie di Abrahamo tutte le famiglie della terra saranno benedette ( …). Da ogni parte del mondo d’oggi, miei cari amici, noi vediamo dei segni di grande distretta, non soltanto a causa delle crisi finanziarie, ma anche a causa delle tempeste che si levano tra il capitale ed il lavoro. Secondo le Scritture, i popoli, i governi ed i sistemi religiosi del mondo entreranno tosto in conflitto.
Io vi ricordo le parole di Daniele che, facendo allusione al nostro tempo, così dichiarava: “E in quel tempo sorgerà Micael, il gran capo, il difensore dei figliuoli del tuo popolo; e sarà un tempo d’angoscia, quale non se ne ebbe mai da quando esistono le nazioni fino a quell’epoca; e in quel tempo, il tuo popolo sarà salvato; tutti quelli cioè che saranno travati scritti nel libro” ( Daniele 12:1).
Miei cari amici, quando il tempo verrà, tempo in cui la Cristianità ed il mondo civilizzato saranno immerse in quella distretta, un consistente numero di ricchi Ebrei vorranno trovare un luogo di rifugio, ed io penso che quel luogo sarà la Palestina. Secondo me, la Bibbia dice chiaramente che la distretta di Giacobbe avrà fine a Gerusalemme stessa; la persecuzione che sarà scatenata su quei Giudei dal mondo civilizzato, li condurrà in quel paese ed in seguito verrà il tempo della distretta di Giacobbe; sarà allora che il Signore, come dichiara lui stesso, si leverà nel mezzo di quella distretta, ma non come uomo; Egli manifesterà la sua divina potenza così come dichiara il profeta: “Poi l’Eterno si farà innanzi e combatterà contro quelle nazioni, com’Egli combatté, le tante volte, il dì della battaglia ( Zaccaria 14:3).
In quest’ultima espressione viene fatta allusione al tempo in cui Dio combatterà per il popolo Giudeo. In quel giorno il Signore combatterà per Israele come in un giorno di battaglia. Vi sarà lì una manifestazione del Suo potere reale, poi la benedizione comincerà a giungere. È in quel tempo che, secondo le Scritture, appariranno i vostri antichi Dignitari, i vostri santi uomini, Abrahamo, Isacco, Giacobbe, Davide e tutti i santi Profeti. Tutti costoro non appariranno come uomini imperfetti, quando il loro tempo sarà venuto, perché essi hanno già dimostrata la loro dignità e la loro fede in Dio, ma appariranno come uomini perfetti.
Voi ricordate quanto è stato riportato nei loro riguardi da uno dei profeti: “I tuoi figliuoli prenderanno il posto dei tuoi padri” ( Salmo 45:16). Il Messia sarà stabilito principe su tutta la terra; tutti i popoli del mondo dovranno sottomettersi al suo governo reale. Voi vi ricorderete che il gran re d’Israele sarà il Messia sul piano dell’esistenza celeste, invisibile all’uomo, il Principe di luce, che soppianterà Satana, il principe delle tenebre, e questo gran re governerà la terra. I vostri antichi Dignitari, i vostri santi avi, saranno principi su tutta la terra, restaurata allo stesso stato di perfezione dell’uomo; sotto la direzione e la condotta del celeste Messia, essi saranno i governatori tra gli uomini, così come le Scritture lo dichiarano: “Ristabilirò i tuoi giudici com’erano al principio” ( Isaia 1:26).
Voi ricordate che Dio dette agli Israeliti un consigliere, un legislatore nella persona di Mosè, e non un re; Egli istituì in tal modo una sorta di repubblica o, se volete, non una vera repubblica, ma una teocrazia. Dio sarà il grande Sovrano; il Messia sarà il Suo grande rappresentante per apportare la giustizia, la pace e la benedizione in tutta la terra, per risollevare il genere umano dalla degradazione, dalla debolezza e dall’imperfezione dovute al peccato. Il Messia si servirà di questi santi uomini del passato per benedire Israele e, per mezzo di Israele, tutto il genere umano, tutte le famiglie della terra.
Io ringrazio Dio, cari miei, per avervi dato una così gloriosa speranza, e vi consiglio tutti di pervenire a questo stadio del vostro carattere in modo che possiate mettervi alla ricerca dell’Eterno, che d’altra parte ha detto: “E spanderò sulla casa di Davide e sugli abitanti di Gerusalemme lo spirito di grazia e di supplicazione” ( Zaccaria 12:10). Io vorrei che tutti i Giudei fossero in questa attitudine di preghiera e di supplicazione verso Dio, nell’attesa dell’adempimento di tutte le profezie che Egli ha fatto scrivere per avvertirci ed incoraggiarci. I vostri desideri dovrebbero rapportarsi sempre più verso Dio e verso la giustizia; voi dovreste cercare di fare tutto ciò che è gradito a Dio e coltivare quegli elementi del carattere senza i quali nessuno potrebbe assicurarsi un posto nella grande istituzione che dovrà benedire il mondo. Cari amici, Dio non riceverà qualcuno semplicemente perché è Giudeo. Egli vuole qualche cosa da voi, qualche cosa che sia in armonia con il carattere divino, altrimenti Dio non si servirà di voi. Io penso che vi è una cosa che Dio sarà particolarmente felice di vedere in Israele: la fede, la fede in Lui, la fede nelle Sue promesse; io vi assicuro che amo e apprezzo la fede che è stata manifestata da Israele durante i 3500 anni trascorsi, e io credo che l’Iddio Onnipotente è felicissimo di vedere quella fede in voi. Noi vediamo nelle Scritture che Abrahamo aveva questa fede che lo rese particolarmente gradito a Dio, per la quale fu chiamato amico di Dio. Allo stesso modo, tutti i Giudei dovranno essere degli uomini di fede, degli uomini non con una fede senza l’azione, ma con una fede operante ed in armonia con le magnifiche promesse che Dio ha fatte nella Bibbia.
Charles Taze Russell ( Tradotto dal volume: “Convention, Report, Sermon”-pagine 135 e ss.)
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