gattosilvestro67
Responsabile Forum
    
Italy
5129 Messaggi |
Lasciato il - 20 August 2012 : 18:56:53
|
Sarebbe stata una presunzione da parte del fratello Russell considerarsi quel servo; trovo questo giusto e ragionevole con l’umiltà che ogni “servo” del Signore debba dimostrare.
Comprendo bene ciò che vuole dire; come mai, dato che lui stesso non si riferisce al “servo fedele” noi gli attribuiamo tale incarico?
Bene, personalmente dopo aver studiato bene le profezie,in adempimento al periodo storico in cui questo uomo è vissuto, in adempimento a ciò che il “servo” doveva fare, e a ciò che il pastore fu in grado di fare, ripeto, personalmente ritengo quell’uomo adatto a rispondere ai requisiti sopra elencati.
Che poi egli stesso abbia fatto studi insieme con i suoi fratelli coevi, lo ritengo giusto, anzi doveroso che lui si sia confrontato con pareri e punti di vista diversi, ma da quel gruppo molto nutrito di fratelli, lui si assunse la responsabilità di mettere il suo nome e la sua faccia in giro per il mondo per diffondere ed annunciare che Cristo era tornato.
Il Signore ci spiega nella parabola dei talenti che non tutti sono in grado di portare il medesimo frutto: chi il trenta chi il sessanta, chi il novanta. Sappiamo sempre dalle Scritture che a chi è stato dato di più, di più sarà richiesto. Secondo me il fratello Russell è stato un fratello dotato di talenti, e lui non si è risparmiato nell’opera del Signore.
Ovviamente se non era lui, il Signore avrebbe provveduto un altro. Non diamo onore e gloria alla persona, è stato solo un “servo” che ha fatto ciò che doveva fare. Gli Studenti Biblici hanno questa considerazione del fratello Russell, noi lo amiamo come amiamo tutti i nostri fratelli.
La chiesa è un corpo, di cui tutti i fratelli sono le membra. Noi riconosciamo il capo di questo corpo, solo Cristo Gesù, “tutti gli altri” hanno posizioni simili ed indispensabili alla funzione del corpo.
Certamente ancora oggi ci sono in mezzo a noi fratelli talentuosi che mettono al servizio della Chiesa la loro conoscenza, la loro esperienza, il loro zelo ed il loro esempio, ma perché non possono essere considerati il”servo”?
Perché nessuno di noi ha spiegato “Il Piano di Dio” come è stato spiegato dal pastore,(esclusivamente per merito del Signore che glielo ha dato) nessuno di noi è stato da solo in grado di identificare quando il Signore sarebbe tornato, e nessuno di noi ha dedicato tutto se stesso per andare in giro per il mondo (mettendo a disposizione tempo e denaro) per annunciare la venuta del Regno di Dio no?
Senza considerare che le Scritture additavano il tempo esatto in cui questo “servo” doveva dare il cibo alla famiglia della fede: “ha suo tempo”.
Non in un periodo qualsiasi! Questi sono alcuni dei motivi per cui io personalmente considero il pastore lo “schiavo”, ma, se vogliamo considerare ancora questa tematica sarò ben lieta di continuare. Colgo l’occasione di salutarla con la pace del nostro Signore Gesù, a Lui siano la gloria e l’onore per sempre.
|
|